L’Asso-Consum denuncia quanto sta succedendo con le multe sulla raccolta differenziata. “Strani” verbali ma ancor più strano il sentire che operatori della protezione civile rovistano nella spazzatura.

logo assoconsumCronaca/ di Asso-Consum Lecce.

Galatina – In tema di raccolta differenziata, ormai se ne sentono di tutti i colori e sfumature. Dagli operatori di protezione civile che rovisterebbero all’interno dei sacchetti dell’immondizia alla ricerca di fatture del telefono, documenti o lettere intestate che riconducano al cittadino inadempiente, ai vigili urbani appostati in prossimità dei bidoni della spazzatura, per finire ai vicini pronti a denunciare chi getta i rifiuti “a casaccio” nei bidoni.

Parlando di fatti, alcuni cittadini di Galatina si sono visti comminare multe per “mancata separazione delle frazioni merceologiche per le quali è prevista la raccolta differenziata ed il conferimento separato”.

A ben vedere, i solerti tutori incaricati del servizio di controllo, non contestano immediatamente nulla “in attesa di compiere tutte le attività necessarie alla individuazione dei responsabili”.

Ci sarebbe da chiedersi quali siano state tali attività e cosa abbiano prodotto.

I cittadini che si sono visti recapitare questo, “strano” verbale infatti, nel tentativo di “capirne” qualcosa, si sono visti consegnare una foto ritraente una busta chiusa.

A questo punto, quindi, poniamoci alcune domande.

Come avrebbero fatto gli incaricati del controllo a verificare il contenuto di una busta chiusa? Come fanno ad avere la certezza del soggetto a cui “appartiene” la busta e quindi il presunto trasgressore?

Secondo la magistratura, infatti, poichè la legge prevede la responsabilità personale, la multa comminata al cittadino non deve solo indicare gli estremi dell’illecito, ma anche identificare, con precisione, il soggetto colpevole.

Detto in altri termini, risponde della sanzione solo chi materialmente ha commesso l’azione e quindi, nell’ipotesi in cui le autorità rinvengano, in una busta chiusa, ( ? ) rifiuti commisti di vario genere, queste non possono, per ciò solo, inviare la multa al titolare dell’appartamento che paga la tassa sui rifiuti (sulla presunzione che sia stato questi a non osservare l’ordinanza comunale sulla differenziata), ma devono identificare, con precisione e senza margini di dubbio, chi ha commesso l’illecito.

Diversamente, si finirebbe per attribuire una responsabilità oggettiva (cioè che prescinde da un comportamento volontario o colpevole) a chi, invece, non si è macchiato di alcuna responsabilità ma ha avuto la “sfortuna” di vivere nelle adiacenze della spazzatura “incriminata”.

Alla luce delle dette considerazioni, pertanto, riteniamo che le multe di cui abbiamo parlato non solo siano impugnabili ma fortemente lesive dei più elementari principi di diritto.

In conclusione, parafrasando un comune detto, chi sporca, come chi rompe, deve pagare ma bisogna essere sicuri a chi appartengano i cocci.

Chi fosse interessato può rivolgersi alla sede locale di Asso-Consum a Lecce o scrivere all’indirizzo: assoconsumlecce@gmail.com