Cronaca/di p.z.

Qual è lo stato di salute degli edifici scolastici statali attivi in provincia di Lecce? A fare il check up sono stati i dati pubblicati nella sezione “Anagrafe scolastica” del Miur.

Quel che vien fuori non è un dato confortante per studenti e genitori. Si potrebbe dire che l’ammalato respira ma pur sempre ammalato grave resta.

Si scopre che sul totale di edifici scolastici di Lecce e provincia, pari a 602, meno della metà è provvista dei certificati che lo Stato chiede ai fini della sicurezza: il certificato di agibilità è presente in meno del 40 per cento delle scuole, mentre quello di prevenzione incendi in appena il 25 per cento. Situazione migliore per il collaudo statico, il documento valutazione rischi e il piano di emergenza perché buona parte degli edifici scolastici risulta in regola.

Analizzando analiticamente i dati scopriamo per ciò che riguarda la certificazione di agibilità che sulle 602 scuole, 193 hanno l’agibilità e 400 no.


Sempre ai fini della sicurezza, è richiesto il certificato di prevenzione incendi ad essere in regola sono soltanto 155 mentre le altre 387 no.  

Per ciò che concerne gli edifici antisismici su scala nazionale la percentuale sfiora il 13 per centomentre a Lecce soltanto 2 edifici superano i dettami della normativa antisismica.

Qual è l’età degli edifici scolastici leccesi? Su 602 scuole 6 risalgono a prima del 1800, 7 al periodo tra il 1800 e il 1899; 6 tra il 1900 e il 1920; 47 tra il 1921 e il 1945; 89 tra il 1946 e il 1960; 157 tra il 1961 e il 1975, 286 dal 1975 in poi.

Va molto meglio per il possesso del collaudo antistatico: sono in regola 480 scuole, 116 no.


Le scuole italiane devono avere anche il Dvr (documento di valutazione rischi) che contiene l’indicazione di possibili rischi rispetto al verificarsi di un evento dannoso. A Lecce ne sono in possesso
Lecce, 378 scuole e 220 no.


In aggiunta al Dvr, le scuole debbano avere il Pee (
Piano di Emergenza ed Evacuazione) a Lecce i dati ministeriali parlano di 402 scuole sì e 196 no.

Ci sta ancora tanta strada da percorrere per poter giungere a parlare di una “buona scuola”.