Eventi/di Associazione Famiglie combattenti polacchi in Italia.

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E’ il 21 aprile 1945, i soldati polacchi del generale Anders, che già hanno espugnato Montecassino, fino a quel momento imprendibile, entrano a Bologna.

E’ un’altra tappa della liberazione del Paese dal giogo nazista All’alba del 21 aprile 1945 entrano a Bologna le prime unità combattenti alleate: alle 6 da est i soldati del 2° Corpo Polacco, al comando del generale Wladyslaw Anders, anche mio padre Bronek Pankiewicz era tra quei combattenti; alle 8 da sud i reparti avanzati della 91a e 34a divisione USA, le avanguardie dei gruppi di combattimento italiani “Legnano” (battaglione bersaglieri “Goito”), “Friuli”, “Folgore” e parte della brigata partigiana “Maiella”, aggregata all’VIII Armata.

Il cappellano militare polacco don Giovanni Grzondziel fissa sulla cima della torre degli Asinelli una grande bandiera con i colori della  Polonia. Il 6 ottobre 1945 il sindaco Giuseppe Dozza conferisce la cittadinanza onoraria al generale Wladyslaw Anders, comandante delle truppe polacche.

I polacchi del 2° Corpo erano entrati per primi a Bologna da porta Maggiore, alle 6 del mattino del 21 aprile, dopo aver piegato le ultime resistenze dell’esercito tedesco. La bandiera polacca era stata issata sul balcone del municipio e sulla torre Asinelli. Il gen. Anders e i suoi ufficiali erano stati accolti a Palazzo d’Accursio dal Comitato regionale di Liberazione.

< DA QUESTA PORTA LA MATTINA DEL 21 APRILE 1945 ENTRARONO LE TRUPPE DEL 2° CORPO D’ARMATA POLACCO, CHE CONTRIBUIRONO ALLA LIBERAZIONE DI BOLOGNA E ALLE QUALI IL SINDACO DOZZA DICHIARO’ : “NELL’ASSUMERE LA CARICA, ALL’ATTO DELLA LIBERAZIONE DELLA CITTA’, ATTESTO CHE LE TRUPPE DEL 2° CORPO D’ARMATA POLACCO, DOPO VIOLENTA BATTAGLIA CONTRO I TEDESCHI, HANNO LIBERATO LA CITTA’ DI BOLOGNA ALLA ORE 6 DEL 21 APRILE 1945” NEL XXXV ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DELLA CITTA’ IL COMUNE DI BOLOGNA POSE >.

Così  è scritto sulla lapide posta il 21 aprile 1975 sulla facciata esterna destra di Porta Maggiore, guardandola dall’esterno delle mura di cinta della città. Finita la guerra, una parte del 2° Corpo d’Armata Polacco fu trasferito nel Salento stringendo rapporti di solidale fratellanza con la nostra gente.

Per iniziativa dell’Associazione Famiglie dei Combattenti Polacchi in Italia e del Comune di Lecce e mi corre l’obbligo di ringraziare ancora il Sindaco Carlo Salvemini, il 18 novembre dello scorso anno c’è stata la scopertura di una lapide