Rubriche/Opinioni/di prof. Michele De Benedetto

L’Associazione Galatina al Centro esprime, innanzitutto, il suo apprezzamento al Sindaco Vergine per aver voluto, a pochi mesi dall’inizio del suo mandato, ma saggiamente, dopo la fase elettorale, iniziare ad affrontare pubblicamente il percorso decisionale sul ruolo che deve avere l’Ospedale S. Caterina Novella in un contesto di Sanità territoriale che è in rapida evoluzione rispetto, anche, ad un recente passato.

Stiamo parlando di una struttura che certamente rappresenta un’eccellenza, basti pensare alla presenza del padiglione delle Malattie Infettive, realizzato con lungimiranza da chi di Sanità Pubblica se ne intendeva, il nostro On. Beniamino De Maria e che rimane ancora oggi un esempio organizzativo unico, sicuramente in ambito Regionale.

Non di meno, sottolineiamo come il Corpo Centrale si dimostra adeguato anche in previsione di un ripensamento del suo utilizzo, per renderlo più adeguato alle attuali esigenze.

E’ ovvio, anche se l’Assessore Palese lo ha ricordato per ben tre volte che l’Ospedale è al servizio del Territorio ed è per questo che, ora, ci dobbiamo chiedere come si possa esplicitare questo rapporto.

Su questo aspetto, tenuto conto anche dell’intervento introduttivo del Dr. Antonaci (Consigliere d’opposizione e nominato Presidente della Commissione speciale per le problematiche sanitarie voluta da Sindaco Vergine da poco insediatasi), ci saremmo aspettati dagli Assessori Palese, in primis, e Leo, qualcosa in più di quanto ci hanno solo fatto immaginare circa le intenzioni della politica Regionale sul futuro dell’Ospedale (lungi da noi il dubbio che le idee non siano già ben chiare!).

L’Associazione Galatina al Centro, in questi ultimi mesi ha ripetutamente affrontato, all’interno dei propri soci, l’argomento Ospedale, che brevemente vi esplicitiamo e sul quale riteniamo opportuno aprire un confronto d’idee il più ampio possibile, innanzitutto, con chi attualmente è ai vertici decisionali regionali.

Galatina per la sua vicinanza con l’Ospedale V. Fazzi (Dipartimento dell’emergenza-urgenza) è sufficientemente coperta per questo ambito di patologie ma rimane il problema di una più adeguata risposta sul come è più opportuno gestire sul territorio la patologia cronica (che rappresenta circa il 60% di tutta la patologia e che in prospettiva, visto l’allungamento della vita, tenderà ad aumentare).

Premesso che per decisione Regionale l’Ospedale di Galatina deve avere un indirizzo verso la gestione delle patologie d’interesse medico (il Polo Chirurgico è già stato individuato nell’ospedale di Copertino) non si deve più ragionare in termini di numeri elevati di posti letto ma di dotazione di strumentazioni tecnologicamente adeguate e di una organizzazione che si proponga di gestire in day hospital la maggior parte delle prestazioni potendo però contare sulla disponibilità di posti letto di terapia intensiva e subintensiva e di limitati posti per la gestione di patologie che richiedano particolari terapie h24.

Per inciso nella Riunione “Ospedale Adesso” si è ricordato che all’ospedale di Galatina nascono circa 600 bambini all’anno, c’è però da precisare che sarebbero sicuramente molti di più se si attivasse una terapia intensiva neonatale la cui mancanza è motivo, per molte famiglie, di preferire l’Ospedale Fazzi (con enorme sovraccarico di nascite!), perché dà più sicurezza rispetto ad un possibile trasferimento urgente in ambulanza, se reso necessario.

Tenuto conto della già presente coesistenza tra Distretto ed Ospedale non è utopia immaginare una Cittadella della Salute nell’ambito dell’attuale struttura , che possa contare su adeguate tecnologie strumentali necessarie, in primis TAC e Risonanza magnetica garantendo una reale attività h12 dal Lunedì al Venerdì, con una organizzazione di presa in carico del paziente così eliminando le attuali liste d’attesa, per ogni singola prestazione che rappresentano un calvario per i pazienti ed un ricorso a ricoveri impropri.

Siamo assolutamente convinti che quanto proposto necessita dei necessari approfondimenti ma restiamo convinti delle ricadute positive di una tale organizzazione che non è fantasia ma consolidata efficiente realtà in altre parti d’Italia.

Siamo inoltre certi che il Distretto di Galatina abbia le caratteristiche strutturali e la mission che le è stata riconosciuta dalla Regione per proporre un modello pilota nella sanità Regionale.