La richiesta del consigliere comunale De Pascalis al presidente della Regione Puglia, Emiliano, di potenziare il reparto delle malattie infettivi del S. Caterina Novella alla luce della criticità del momento causata dal Coronavirus ha riacceso la polemica.

Forse tirato da qualcuno per giacchetta, in particolare da chi dovrebbe remare in ben altra direzione per ostacolare il progetto disegnato dall’alto sulle sorti del locale nosocomio, sarebbe intervenuto il Direttore Generale, Rodolfo Rollo, per dire la sua sulla “reale situazione” del S. Caterina Novella. Avrebbe detto in estrema sintesi che la realtà sarebbe diversa da quella descritta dal consigliere comunale De Pascalis.

Come al solito, anche sulla questione del reparto di Malattie infettive di Galatina – ha replicato in consigliere De Pascalis– qualcuno, senza leggere i documenti o in malafede, cerca di screditarmi confondendo l’opinione pubblica con notizie infondate“.

Il reparto di Malattie infettive- ha continuato De Pascalis– è stato cancellato dalla rete ospedaliera salentina, basta leggere la delibera regionale del settembre 2019 e il conseguente Regolamento ospedaliero del novembre 2019: siamo passati da 24 a zero posti letto. Quindi il mio appello al presidente Emiliano, per la riapertura del reparto, è quanto mai pertinente. Certamente il reparto Infettivi, come ho già scritto nel mio comunicato stampa, è riferimento provinciale, insieme al Fazzi, per l’emergenza coronavirus e in tal senso è stata ipotizzata, nel caso di epidemia, l’eventualità di aumentare i posti letto sino alla capienza massima del Padiglione De Maria”.

Si tratta, però, di un utilizzo momentaneo, per l’emergenza- ha concluso De Pascalis– ma intanto ci sono 10 posti letto “abusivi” (visto che non sono previsti dagli atti regionali) che vengono utilizzati quasi esclusivamente per ricoveri di pazienti che dovrebbero stare in Pneumologia. In più da oggi l’Ospedale di Galatina, di notte e nei giorni festivi, non ha un cardiologo presente, ma solo reperibile. Mi chiedo se chi scrive di un fantasioso potenziamento dell’Ospedale sia a conoscenza di quanto avviene nella nostra città, ma forse non vive a Galatina e parla a sproposito“.