Ada Fiore, docente di filosofia e ideatrice di Industria Filosofica, è a Scilla per la seconda edizione del Festival dell’Ospitalità (30 settembre – 2 ottobre)

adafioreEventi/ di Ada Fiore

Una manifestazione dedicata agli operatori del settore turistico calabresi, quelli dalle idee nuove e con la ferma volontà di riscattare una terra meravigliosa, ma poco valorizzata. E’ stata invitata da Roberta Caruso, del progetto Home For Creativity, per presentare il suo modello d’Azienda, che persegue l’obiettivo di trasformare la cultura e, in particolare, la filosofia in prodotti che possano arrivare alle persone, arricchirle, interrogarle, motivarle e, perché no, provocarle. Il welfare della bellezza che propone Industria Filosofica si concilia perfettamente con un nuovo modo di fare turismo, che ai patrimoni materiali da scoprire affianca quelli immateriali. L’intervento di Ada nel convegno di ieri mattina si è aperto con “Ovunque tu vada, non dimenticarti di te stesso” che – tradotto per chi lavora nel settore – significa “Offri a chi viaggia esperienze e valori da condividere; metti a sua disposizione strumenti che consentano la cura di sé”.

La visione dell’accoglienza offerta da Ada Fiore ha incontrato subito un riscontro entusiasta da parte di un’imprenditoria innovativa e aperta al dialogo e già si lavora ad un accordo tra Industria Filosofica e “Destinazione Umana”, il primo tour operator che propone viaggi ispirazionali,che fanno riflettere e crescere sia personalmente che professionalmente (destinazioneumana.it): i prodotti di Industria Filosofica potrebbero rientrare tra le esperienze proposte.
Una bellissima occasione di confronto quella offerta dal festival a Scilla, che tra i suoi obiettivi si pone proprio quello di facilitare la creazione di reti, nuove relazioni e iniziative condivise.
 
Nei mesi passati si è molto parlato di Industria Filosofica e, soprattutto, delle sue “canne pensanti”, nate con l’intento di “curare gravemente la salute”: queste canne – che in tutto e per tutto assomigliano a sigarette – sono 10 lettere a Lucilio che pongono interrogativi sul senso della vita. Le “canne pensanti” sono già entrate in alcuni distributori ufficiali di sigarette, in quelli di merende e bibite, in alcuni ristoranti per un fine pasto intelligente. Sono state presentate ad eventi culturali e musicali e stanno conquistando un gran numero di persone, non solo del territorio salentino. Ne ha parlato, dopo averle provate, anche lo scrittore Roberto Cotroneo sull’inserto SETTE del Corriere della Sera del 16 settembre scorso.
Ma Industria Filosofica è molto altro, è un’Azienda che produce un modo nuovo di interrogarsi, di elaborare pensieri, di immaginare un mondo diverso: Kalopolis, ossia la città-mondo bella. E’ una realtà imprenditoriale vera e propria che dalla filosofia attinge contenuti e metodo: domanda, ricerca, riflessione, analisi, critica. Da Industria Filosofica escono prodotti che si toccano, fatti per essere usati: non è astrazione, anzi è tutto molto concreto. Ricco è il suo catalogo, di cui fanno parte il libro Kalopolis, il gioco Kalopolis (nella versione adulti e bambini), l’Orto della responsabilità con i sacchettini di semi corrispondenti alle virtù aristoteliche e le (e)sporta valori, borse che invitano ad un acquisto consapevole.