Un’ipotesi suggestiva sulla mancata intestazione delle utenze da parte dei gestori di strutture di proprietà comunale.

Lettere/di Amedeo Venturiero

Galatina – Vorrei permettermi di esporre la mia opinione/tesi in merito alle mancate volturazioni dei contatori degli immobili e delle strutture del Comune di Galatina date in utilizzo a terzi.

Io penso che la voltura, pur volendola fare, non sia possibile tecnicamente. Mi spiego: per poter subentrare in una fornitura presupposto essenziale è che non vi sia morosità, anche se il tutto può essere superato con una autodichiarazione con la quale si giura che non vi è nessun legame di alcun genere tra chi ha creato il debito e chi chiede di subentrare.

Nei casi del Comune, a mio parere, non è possibile il subentro perché tra l’affidante, quindi il Comune, e l’affidatario, quindi il gestore, vi è un legame cioè il contratto e maggiormente il fatto che alla scadenza oppure ad una eventuale revoca per vari motivi dell’affido, l’immobile ritorna nella disponibilità del comune quindi o veramente per menefreghismo di una parte e convenienza dall’altra la richiesta di voltura non viene inoltrata, oppure le parti sanno bene che non possono mai farlo sino a quando il comune ha delle morosità nei confronti di chi eroga il servizio.

Ciò non significa che la morosità debba riguardare una utenza in particolare, può essere una delle tante intestate al comune.

Per chiudere tengo a ricordare con data certa che nel novembre del 2009 il Comune di Galatina era debitore quindi arretrato con i pagamenti verso Enel per un bel po’ di migliaia di euro.

Magari mi sbaglio, magari è tutto in regola, magari più di qualcosa non quadra…magari non mi sbaglio.