Cronaca/di Redazione

E’ quanto è accaduto ieri mattina nel Tribunale di Lecce a Paolo Solito indagato per concorso esterno in associazione mafiosa .


Era stato convocato in Tribunale come testimone dell’accusa. In aula, però, il pubblico ministero della Dda Carmen Ruggiero ha comunicato al Tribunale di aver citato l’ex Sindaco come testimone assistito ed infatti al suo fianco era presente l’avvocato Federico Massa.

Il Solito ha ritenuto pertanto di avvalersi della facoltà di non rispondere, non conoscendo nulla del procedimento che lo riguarda.

Il processo, nato dall’operazione  “Contatto” è stato aggiornato al 31 marzo quando sarà sentito il collaboratore di giustizia Vincenzo Antonio Cianci, 35enne di Sogliano Cavour.

Non è escluso che siano state proprio le sue dichiarazioni rese davanti agli inquirenti a determinare l’apertura delle indagini nei riguardi di Solito.

Raccontò come fosse “un protetto” del boss della Scu di Galatina Antonio Coluccia, e di aver ricevuto denaro, favori e incarichi.

In particolare, la somma di 30mila euro, in più soluzioni, per sostenere la candidatura di Solito e quella di Magnolo, l’ex assessore ai lavori sociali e vice sindaco di Sogliano Cavour anch’esso accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione.

Il reperimento dei voti sarebbe avvenuto in cambio di dosi di marijuana e di somme tra i 20 e i 50 euro.

Il collaboratore riferì pure che dopo la sua vittoria, Solito l’avrebbe agevolato nell’assegnazione di alloggi popolari, nel pagamento di bollette di luce, gas e spazzatura, anche per persone a lui vicine.

Gli avrebbe, inoltre, affidato l’organizzazione, senza la richiesta di alcuna autorizzazione, di eventi come la “Sagra delle friseddhe, purpette e vino” nel 2016, per la quale gli avrebbe consegnato 15- 16 mila euro, più ulteriori 2.200 per il pagamento dei diritti Siae.

A detta di Cianci, inoltre, gli sarebbe stato concesso di posizionare stand, alla “Notte della Taranta” (nelle edizioni del 2016 e del 2017) senza pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico e di gestire con un prestanome un ristorante nel 2017.

Dal sindaco, Cianci avrebbe inoltre ottenuto in prestito somme di 800 euro e da Magnolo di 5mila, che avrebbe utilizzato per avviare attività illecite.