Concessioni temporanee in comodato d’uso oneroso. Oneroso quanto?

Centro polivalente NohaCronaca/ di p.z.

Galatina – Senza pagare pegno, tranquilla, tranquilla la Cesfet ha svuotato il Centro Polivalente di Noha delle sue masserizie, ha intascato i 150.000 euro del primo anno di  finanziamento regionale e se l’è squagliata alla chetichella senza nulla dovere e ciò che è più grave senza nulla pretendere da parte di chi avrebbe dovuto chiedere qualcosa.

Dicevamo che si è portata via anche le sue masserizie. Ma era tutta roba sua? Ci risulta sia stato fatto un verbale di ciò che si è portata via ma ci risulta pure non esistesse, non essendo mai stato fatto, un verbale di cosa vi fosse dentro prima che la Cesfet vi mettesse piede. Fermo restando, poi, se quanto eventualmente acquistato con i soldi del finanziamento per un progetto non realizzato dovesse restare di loro proprietà. In questa nostra città, purtroppo, il mondo va avanti così.

Come detto la struttura era diventata un bazar e bene aveva fatto il Commissario Aprea a decidere di intervenire facendo mettere le catene al cancello e facendo revocare la concessione.

L’attesa da parte di tutti, a quel punto, era quella che l’immobile restasse chiuso sino a quando dalle parti di Palazzo Orsini non si avesse idee chiare su cosa fare per poi procedere ad una gara per l’assegnazione della gestione. Ecco invece uscir fuori dal guscio il brutto anatroccolo.

La classica situazione italica con cui si decide di fare qualcosa, per dimostrare che si sta facendo, proprio quando non si sa cosa fare: la soluzione provvisoria. Quella con cui si inguaia anche quel poco di buono che era stato fatto in precedenza.

Nel frangente visto che l’immobile era chiuso e visto che l’Associazione ludica gli “Amici di Checco” aveva già svolto durante la gestione Cesfet attività lavorativa al suo interno, la stessa ha chiesto che le venga assegnata una parte dell’immobile per poter riprendere la sua attività all’interno della struttura.

Con la delibera Commissariale n. 152, senza chiedersi a quale titolo e con quali modalità avesse svolto la sua attività all’interno dell’immobile,  è stato stabilito di assegnare una sua parte (non inferiore a 125 mq), oltre al giardino, per permettere all’Associazione di svolgere per 5 mesi la propria attività con la modalità della concessione in comodato d’uso a titolo oneroso e di dover provvedere alla manutenzione del giardino.

La domanda al Commissario è la seguente: “Comodato d’uso oneroso quanto? Visto che non è stato stabilito in delibera e mancando un tariffario tipo Cavallino Bianco e mancando un metro di paragone, come nel caso di una gara, con offerte di altri operatori economici quali saranno i criteri e le direttive a cui dovranno ispirarsi ai Lavori Pubblici per determinare l’onerosità?”

La cosa non finisce qui perché a seguire è giunta in Amministrazione un altra richiesta di assegnazione di spazio da parte dell’ associazione  “Abilmente insieme” che ha per oggetto sociale lo scopo di fornire attività di sostegno a soggetti con disabilità ed alle loro loro famiglie.

Anche in questo caso, con la delibera Commissariale n. 158, è stato dato mandato ai Lavori Pubblici, sempre nelle more di un bando di gara per la concessione in gestione dell’immobile, di rinvenire uno spazio non inferiore ai 125 metri ed assegnarlo in comodato d’uso oneroso per 5 mesi, etc…..

Riproponendo (senza riscriverle) le stesse considerazione fatte in precedenza con “Gli amici di Checco” non sarebbe stato meglio espletare la gara e poi sotto a chi tocca per il resto? In questa città non vi è nulla di più preoccupante delle soluzioni temporanee.

Vedasi incarichi professionali e proroghe tecniche nelle gestioni di servizi pubblici.