Lettere/di F. Saverio Schinzari

Sono trascorsi velocemente cinque anni dalla nascita di questa amministrazione, che tante speranze aveva suscitato in noi cittadini, in una cittadina sostanzialmente ” conservatrice “, poco aperta alle novità, forse timorosa del nuovo.

Meglio il vecchio….Così tra una giunta e l’altra sono circa trenta anni che in questa cittadina tutto è fermo, lo dico da semplice cittadino ed osservatore. Ditemi voi cosa è cambiato nel panorama cittadino in una città fortezza culturale e altrettanto vittima della sua stessa gloriosa storia, chiusa ed ostile ad ogni accordo con le comunità vicine per un cambiamento sostanziale di tutto l’hinterland ?

D’altronde i quasi cento comuni del Salento, gran parte dei quali briciole di comunità, inutili nella misura della vicinanza con altri centri più grandi con cui potrebbero fondersi, cosa rappresentano se non mera sopravvivenza di uno status quo becero ed anacronistico ?

Ecco a me sembra che da una trentina di anni, ci siamo trovati di fronte ad amministratori di scarse capacità direttive, se non mera sopravvivenza di se stessi. Di elezione in elezione, vedi la ridicola pista ciclabile di circa 200 metri !. Mercato settimanale ancora fermo, pur avendo individuato da tanti mesi, secoli fa ormai, la zona di destinazione, villetta comunale nei pressi della stazione allo stato brado, sporca senza verde ed alberi abbandonati ed incapsulati, quartiere fieristico come bombardato, assenza di un grande parco con verde pubblico con una bella fontana che potrebbe nascere di intesa con le comunità vicine, mi riferisco a Sogliano e Soleto, per un ” rinfresco generale fisico e mentale, Por europei lasciati nel cassetto, polizia municipale invisibile nei quartieri più periferici.

Mi fermo qui. Fa piacere che qualcuno abbia citato i traguardi raggiunti dal dott Mellone, sindaco di Nardò, ma da noi, aldi là di infantili beghe personali, ci vogliono i fatti. Basta agire su quei pochi punti sopra citati, per farci sperare in un novo rinascimento cittadino.