Rubrica/Opinioni/ di Francesco Natolo

Le tradizioni del nostro amato paese sembra che ultimamente
dispiacciano a molti o a pochi che non riconoscono in noi la storia, la cultura, la forza che il nostro paese ha espresso per molti anni.

Forse vogliono amputare pian piano le nostre risorse economiche che hanno dato lustro sia al nostro paese che allo stato italiano. Per anni la base area di Galatina si e’distinta in tutto il mondo sfornando piloti  e rilasciando brevetti, in particolare per i  paesi  dell’alto atlante, portando ricchezza ed economia nella nostra cittadina ed in provincia.

Oggi la meraviglia nasce dal fatto che quando le cose procedono per il meglio, quando  la forza della nostra base aeroportuale e’ espressa al massimo, qualcuno ci mette lo zampino per rovinare una storia acquisita, una economia, una città, una provincia, un destino amaro, un fato contrario che si abbatte sulla nostra cittadina con una forza tempestiva che riesce ad inginocchiare
anche coloro che danno il meglio ed hanno dato per far diventare la nostra base aerea militare un gingillo da portare con vanto ed orgoglio in tutto il mondo.

Cosa sta succedendo in questo nostro paese?

To be or no to be this is the questions? Scriveva Shakespeare.

Un dilemma che bisogna risolvere ed il mio appello va alle forze politiche del luogo che si impegnino affinché nessuno possa toccare caino, la nostra base e’ una grande risorsa per tutto il Salento non solo per Galatina salvo che i nostri politici romani vogliamo dismettere la base militare di Galatina e rinnovarla come Aeroporto civile con ingenti investimenti, e non lo credo in quanto le risorse scarseggiano. Ma se il futuro fosse questo si potrebbe discutere e valorizzare una nuova tesi che veramente farebbe decollare l economia del nostro Salento diventando una Miami
del sud europa.

Pertanto alla luce di quanto appreso se ci sono opzioni tali da far valere e siano oggetto di discussioni benvengano altrimenti vogliono solo impoverirci e penalizzare una terra ricca…
di mare de sole e de ientu.