Una scelta che potrebbe solo dar corpo alle voci di favoreggiamento di interessi privati a danno della città.

Cronaca/di pietro zurico

Son passati soltanto pochi mesi dall’inaugurazione dell’apertura al traffico del tratto della “Circonvallazione Sud Ovest di Galatina” che collega la S.P. 41 “Galatina – Noha – Collepasso” con la S.P. 47 “Galatina – Galatone” e si prolunga, dopo la rotatoria con via Don Bosco, sino alla Via Roma dove è ubicato il presidio ospedaliero di Galatina.

Già all’indomani dell’inaugurazione fiorirono le proteste sulla regolamentazione del traffico nel tratto in prossimità dell’incrocio tra la circonvallazione e la vecchia strada per Galatone oggi “San Vito Due Trappeti”.

Per chi proviene dalla vecchia strada per immettersi su via Roma si è costretti ad immettersi sulla circonvallazione, percorrerla per circa un km e giunto alla prima rotatoria fare inversione e ripercorrere a ritroso lo stesso tratto per poi immettersi su via Roma.

Il risultato finale è che oggi la maggior parte degli automobilisti compie una pericolosa e spericolata inversione ad U immettendosi dalla rotatoria direttamente su via Roma. Controllare per credere.

Il tratto via Roma- Due trappeti nonostante le segnalazioni e nonostante il caos traffico continua imperterrito a mantenere parte dell’arteria stradale adibita a parcheggio. E’ incredibile ma è così. “Raccogliete le firme” avrebbe risposto qualcuno a chi ha chiesto provvedimenti in merito.

Ma in che paese viviamo se anche per fare ciò che dovrebbe essere fatto d’ufficio bisogna raccogliere firme?

Andando oltre le scelte scollegate da una razionale soluzione del problema traffico vi sono ben altri problemi da affrontare e saper scegliere con saggezza ed oculatezza.

A lavori ancora ben lontani dalla loro ultimazione, con nota prot. n. 3202 del 25/01/2021 il Servizio Viabilità della Provincia, ha chiesto al Comune di Galatina la presa in gestione della parte di “circonvallazione Sud Ovest I Lotto. La richiesta faceva parte integrante di un accordo tra i due Enti che prevedeva il passaggio della proprietà della circonvallazione dalla Provincia al Comune a lavori ultimati.

Solo che i lavori non erano ancora ultimati secondo quanto previsto nel progetto approvato tra le parti. Il Comune ha, quindi, giustamente, fatto orecchio da mercante, facendo capire che non avrebbe accettato alcun passaggio senza il pieno rispetto degli accordi.

Il progetto completo prevedeva, infatti, che oltre al tratto che ora congiunge la via di Galatone con via Roma ve ne fosse un altro che congiungesse quest’ultimo con la strada provinciale 362 (provinciale Galatina-Lecce).

Si è così instaurato un tira e molla. Da un lato la Provincia che tendeva a scaricarsi dei problemi di gestione e manutenzione della strada e dall’altra il Comune di Galatina che prima di accettare pretendeva la conclusione del rispetto dei patti.

La cosa è durata sino ai nostri giorni allorché la Provincia con delibera di Consiglio la n. 21 del 27 aprile 2023 ha deliberato la cessione della circonvallazione, così com’è allo stato dei fatti, inviando gli atti al Comune di Galatina per sottoporli all’approvazione del Consiglio comunale.

Naturalmente è difficile pensare che la Provincia di Lecce si sia svegliata una bella mattina ed abbia deciso di deliberare la cessione. E’ più facile pensare che siano prima intercorsi contatti e accordi tra le parti. Forse anche qualcosa in più che su una strada provinciale, a differenza di quelle comunali, non sarebbe consentito fare.

Ma se oggi il Comune di Galatina accettasse la cessione, subentrando da subito nella proprietà, significherebbe dover subentrare anche nella manutenzione ordinaria e straordinaria della strada oltre che della sua pulizia. E tutto ciò solo in cambio di un impegno verbale che il progetto, chissà quando sarà completato. Se, invece, il Consiglio comunale non accetta la cessione, almeno sino a quando il progetto non verrà realizzato nella sua globalità, avrà un “pungolo” tra le mani per stimolare la Provincia a realizzare quanto dovuto e nel minor tempo possibile.

Gli accordi iniziali prevedevano la realizzazione della circonvallazione da parte della Provincia e che a lavori finiti il Comune sarebbe sarebbe subentrato nella proprietà. Ma appunto…a lavori finiti.

L’augurio e la speranza è che non venga commesso questo banale errore.