Il Sedile

La scelta dei sogni

Rubriche/PensieriParole/ di Piero D’errico

Gli inarrestabili periodi della vita ti portano a dover fare delle scelte, a volte banali, a volte importanti, sapendo però ogni volta che la scelta che sacrifica l’altra è sempre dolorosa, lascia sempre qualche segno, lascia sempre qualche dubbio, qualche ripensamento.

Fu un tormento scegliere tra INTER e MILAN, tra l’Inter di Mazzola e il Milan di Rivera.

Scelsi l’Inter e tale rimasi sin quando stanco di litigare con mio figlio milanista, mi arresi e ricominciai dal Milan. Partendo da Baresi e Maldini, passando dal grande Van Basten per arrivare alla “squadra perfetta”. Intanto il tempo passava, andavo al commerciale, quando rimasi indeciso per giorni tra comprarmi jeans Levi’s o i Fiorucci che quell’anno impazzavano.

Comprai i Fiorucci e per tutta quell’estate li tolsi soltanto per andare a dormire.

Durarono un po’, poi nessuno ne volle più sentir parlare. Intanto cominciai a pensare, tormentando mio padre e mia madre e soprattutto con l’arrivo della primavera, all’acquisto di uno scooter. Ero però indeciso tra la richiesta di una VESPA e la richiesta di una LAMBRETTA.

Per ore a guardare l’una e l’altra, quando le vedevo passare o quando erano parcheggiate in qualche parte.

Non mi comprarono né la VESPA né la LAMBRETTA, troppa la paura, ma la LAMBRETTA che avevo scelto mi rimase nel cuore e dopo quasi una quarantina di anni quando speravo tornasse di moda, comprai il nuovo modello appena uscito.

Fu un fiasco annunciato la nuova LAMBRETTA non partì mai più.

Ormai il sogno dello scooter era lontano, ero certo che a breve sarei partito per fare carriera in un’arma importante dello Stato.

Avevo la raccomandazione giusta, la persona giusta, la lettera giusta da consegnare a chi di dovere. Avrei superato facilmente i test e non per bravura.

Ero a qualche passo dalla “sistemazione” . Che macchina avrei comprato con i primi soldi, LANCIA FULVIA HF 1600 oppure l’ ALFA GT JUNIOR.

Be, non ci crederete fu una decisione molto difficile da prendere. Le ammiravo entrambe, osservavo la posizione di guida, i colori, la velocità e soprattutto quale delle due piaceva di più alle ragazze. Scelsi HF 1600, una favola, solo che quel concorso andò male, quella raccomandazione non riuscì a farsi largo tra tutte le altre ben più pesanti ed io rimasi senza parole, me la presi con tutti e votai “comunista”.

Non avevo mai votato “comunista” prima di allora, ero molto più intrallazzato con gli ambienti DC, erano loro quelli che contavano, che potevano fare, che gestivano il potere.

Quell’occasione mi fece fare una scelta netta, di fondo, da allora votai PCI tra la felicità di mio padre che non aveva mai votato altro. Né votò mai altro sino alla sua scomparsa.

Noi ragazzi eravamo divisi tra chi si metteva in fila ad aspettare pazientemente un “posto” da inventare e chi invece, ormai stanco decideva di combattere quel sistema “clientelare”, votava il partito comunista italiano.

Chi si adeguava e chi lottava. Stranamente però non furono poche le volte che chi lottava raggiunse quella “sistemazione” che magari chi militava dall’altra parte, chi si adeguava, non riuscì mai a raggiungere. Insomma un po’ in ritardo, capimmo che alla fine c’erano delle convergenze parallele tra una parte e l’altra, tanto che gli obbiettivi si sfioravano e si toccavano stando sia da una parte che dall’altra.

Non furono rari i casi in cui la lotta era cavalcata o meno a seconda dei motivi spesso personali che si raggiungevano o meno. Perdonatemi se ricomincio, stavo per dimenticare quella scelta che per me fu un vero e proprio dramma, una vera e propria sofferenza. BEATLES o ROLLING STONES ?

Il mondo intero fu messo davanti a questa scelta ed io che m’ero lasciato crescere i capelli come loro, alla fine quasi mi inginocchiai davanti ai quattro ragazzi di LIVERPOOL e sin quando cantarono insieme e anche dopo nelle loro produzioni di brani che cantavano singolarmente come fece PAUL MCCARTENEY e JOHN LENNON, continuai ad amarli incondizionatamente.

Loro si che lasceranno traccia su questo mondo che hanno cambiato.

Ebbero il sopravvento su quelle “pietre rotolanti” che ancora oggi ogni angolo della terra ammira nei loro concerti dal vivo. Io son rimasto bloccato, chiuso nella musica dei BEATLES a cominciare da Penny Lane a Michelle a Girl. Ancora oggi sceglierei loro.

Son rimasto felicemente bloccato nel loro ricordo, nel ricordo di quei miei meravigliosi vent’anni che senza di loro non sarebbero stati gli stessi, non sarebbero stati uguali, non sarebbero stati così belli.

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