Gli aumenti salariali sono previsti nella misura di 1,7% a decorrere da luglio 2018 cui si aggiunge un ulteriore 1,2% da aprile 2019.

Rubriche/ Ricerche &Studi/di Coldiretti

Bari – Dopo sei mesi di negoziati e scongiurando uno sciopero indetto dai sindacati si è pervenuti alla chiusura del rinnovo del CCNL degli operai agricoli e florovivaisti che interessa circa un milione e duecentomila lavoratori e oltre duecentomila imprese del settore agricolo. Lo rende noto la Coldiretti che, insieme alle altre organizzazioni datoriali, ha rinnovato con FAI-CISL, UILA.UIL e FLAI-CGIL il contratto scaduto il 31 dicembre del 2017.

Punti di forza di questo rinnovo sono una particolare attenzione alle imprese e gruppi di imprese plurilocalizzate in più province e regioni che potranno finalmente contare su un unico strumento contrattuale aziendale anziché dover applicare una pluralità di contratti provinciali e una  maggiore flessibilità nella gestione dell’orario di  lavoro raggiunto anche con l’allargamento delle causali che consentono l’interruzione della prestazione giornaliera estendendole a quelle relative a cause tecniche ed organizzative e non solo alla forza maggiore.

Gli aumenti salariali sono previsti nella misura di 1,7% a decorrere da luglio 2018 cui si aggiunge un ulteriore 1,2% da aprile 2019.

E’ cresciuto, tra l’altro, nel primo semestre del 2017, di un ulteriore 6,6% in Puglia il numero delle imprese agroalimentari under 35 sul totale delle aziende agricole, secondo i dati di Unioncamere, con 5544 giovani ‘innovatori’ che in agricoltura sono riusciti a rappresentare prospettive future e ne hanno fatto un mondo di pionieri, rivoluzionari e attivisti, alimentando una speranza rispetto ai tanti giovani costretti a cercare lavoro all’estero.

Nonostante ciò, le aziende agricole condotte da giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento rispetto alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento e il 50 per cento di occupati per azienda in più.

Anche le imprese condotte da donne in Puglia sono aumentate di 2.307 unità in 3 anni dal 2014 al 2017, secondo i dati dell’Osservatorio dell’imprenditorialità femminile di Unioncamere-InfoCamere. In agricoltura le aziende rosa, più giovani di quelle condotte da uomini, superano il 24%, ossia 1 impresa su 4 è donna.