Day: June 4, 2023

Dura sconfitta per Circolo Tennis Galatina (4-2). La strada per i play off è in salita.

Marrocco: “Sapevamo che col Mesagne sarebbe stata dura. Ora ce la metteremo tutta nelle prossime due gare per raggiungere l’obiettivo dei playoff”

Tennis/di Area Comunicazione CT Galatina

Durissima la sfida odierna fuori casa contro il CT D. De Guido a Mesagne, come nelle previsioni. Dopo i singolari il risultato di parità. I doppi hanno deciso l’esito del confronto al vertice, terminato 4-2 per i padroni di casa. Partite molto sentite da ambo le parti vista la posta in gioco.

Michele Scalese (PD): “La Commissione Sanitaria? Un sepolcro imbiancato”.

“Dove risiede la Verità? Nelle problematiche evidenziate da Pagliaro o nelle soluzioni sottolineate da Antonaci?”

Politica/di Michele Scalese Segretario Circolo PD Noha

Abbiamo avuto modo di leggere nei giorni scorsi, dalle testate online di Galatina, il rammarico che ancora una volta colpisce il Consigliere Antonaci, inerentemente alle nostre affermazioni basate su fatti concreti e alla portata di tutti, che sembra abbiano irreversibilmente leso l’orgoglio dello stesso, tanto da sentirsi legittimato a fregiarsi di frasi evangeliche per rispondere in difensiva alla realtà dei fatti.

Agriturismi: Tutto esaurito in Puglia.

Cronaca/di Coldiretti Puglia

Tutto esaurito negli agriturismi per il lungo ponte del 2 giugno in Puglia, con l’arrivo di turisti italiani e stranieri che stanno invadendo le città, le campagne e le località marittime.  

“YOUTH IN PROGRESS” – martedì 6 giugno una giornata di confronto per i giovani a cura del Consorzio Emmanuel.

Eventi/di Consorzio Emmanuel

Il Consorzio Emmanuel, in collaborazione con l’Associazione Comunità Emmanuel e la Fondazione Emmanuel per le Migrazioni e il Sud del Mondo, organizza il 6 giugno, dalle ore 9 alle ore 19, la giornata “Youth in progress”.

Oltre mezzo milione di pugliesi ha effettuato interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica.

Rubriche/di Davide Stasi

Oltre mezzo milione di pugliesi ha effettuato, a proprie spese, interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica. Più precisamente sono stati 567.299 i contribuenti residenti in Puglia a fruire degli incentivi fiscali.

È quanto emerge dal nuovo studio condotto dal data analyst, Davide Stasi, che ha elaborato i dati relativi alle dichiarazioni trasmesse dai pugliesi all’Agenzia delle entrate. L’analisi prende in esame ogni aliquota di detrazione – dal 36 al 110 per cento – introdotta al fine di favorire i lavori di recupero del patrimonio immobiliare.

I pugliesi hanno portato in detrazione ben 372 milioni 752mila euro, con la dichiarazione dei redditi 2022. La media è di 657 euro. I bonus continuano a rilanciare l’edilizia e a stimolare la crescita del Prodotto interno lordo (Pil), seppur in misura inferiore rispetto all’anno passato, a causa della continua revisione del quadro normativo, modificato più volte dai numerosi provvedimenti emanati. Nel complesso, però, sono notevolmente aumentati i lavori in casa o in condominio nel corso degli ultimi due anni.

In particolare, le detrazioni per le spese di recupero del patrimonio edilizio ammontano a 320 milioni 308mila euro (per una media di 699 euro) a cui si aggiungono quelle per gli interventi finalizzati al risparmio energetico pari a 52 milioni 444mila euro (per una media di 479 euro).

«Gli interventi – spiega Davide Stasi – hanno riguardato, principalmente, gli edifici costruiti nel decennio 1970-1980; a seguire, quelli del decennio 1980-1990. Dunque, ci sono meno nuove costruzioni, ma più ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche. Il comparto edile cerca di mettersi alle spalle la lunga crisi iniziata nel biennio 2011-2012. Il calcolo – aggiunge Stasi – tiene conto dell’ammontare complessivo delle detrazioni che si riferiscono agli interventi in corso e a quelli degli anni precedenti incentivati dalla forte spinta rappresentata dai bonus recentemente introdotti: su tutti il Bonus facciate (con detrazione al 90 per cento, poi sceso al 60 e da quest’anno abolito) in vigore dal primo gennaio 2020 e il superbonus (con detrazione al 110 per cento, poi sceso al 90) in vigore dal primo luglio 2020. Nell’anno d’imposta 2015, ad esempio, i contribuenti che hanno effettuato interventi di ristrutturazione o riqualificazione energetica erano 380.567 per un ammontare complessivo di 190 milioni 742 mila euro. Un ammontare, dunque, di poco superiore alla metà di quanto portato in detrazione l’anno scorso».

Una parte dei lavori, però, è comunque rimasta fuori dall’ultima dichiarazione dei redditi. In tanti, infatti, hanno optato per la cessione del credito e lo sconto in fattura, soprattutto per quanto concerne il Bonus facciate e il superbonus. «C’è alla base una ragione molto semplice dietro questa scelta – prosegue Stasi – Per molti contribuenti l’imposta da versare all’erario risultava insufficiente per utilizzare in pieno le detrazioni. Non parliamo, poi, degli incapienti o di coloro che non possono detrarre nulla come i contribuenti in regime forfetario. Come sappiamo, il superbonus con aliquota al 110 per cento si traduce in un ammontare molto rilevante di sconti fiscali. Per molti contribuenti, allora, l’unica alternativa è stata la cessione del credito della quale non si trova traccia nelle dichiarazioni. Si spiega, probabilmente, anche così l’intervento del Parlamento nella legge di conversione del decreto Cessioni (decreto-legge numero 11 del 2023): con questo provvedimento è stata data la possibilità ai contribuenti di utilizzare in dieci anni le detrazioni di superbonus. Con dieci rate annuali, infatti, potrà utilizzare la maxi-detrazione una platea molto più ampia rispetto alla rateizzazione in quattro rate che era un’opzione introdotta da gennaio del 2022».

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