Editoriale/di pietro zurico

Con l’avvio dell’anno scolastico 2023-2024 il rischio e’ di ritrovarsi punto e a capo.

Nel corso dell’anno scolastico appena concluso, l’Amministrazione Comunale aveva messo a disposizione un solo scuolabus (…quello possiede!) e 10 uscite contate per ciascun Istituto Comprensivo.

Che dire! Dovevano accontentarsi… visto che non si poteva dare di più.

I 3 istituti Comprensivi hanno sfruttato ovviamente tutte e 10 le uscite e se le son fatte bastare! D’altronde era impensabile che questo non accadesse visto che la popolazione scolastica dei tre Istituti ammonta a più di 2000 studenti, considerata inoltre la grande valenza della didattica al di fuori delle mura istituzionali, e tenuto conto anche degli innumerevoli inviti rivolti alle Scuole a partecipare agli eventi organizzati dall’Amministrazione Comunale stessa.

Non dimentichiamo che, in novembre, quando era il momento di inoltrare alla Regione Puglia una proposta progettuale con possibilità di co-finanziamento, l’Amministrazione Comunale  ha presentato prima in Consiglio Comunale (per l’approvazione della delibera) e poi in Regione, un “Piano Annuale per il Diritto allo Studio” 2022-2023 con una scheda relativa al trasporto che prevedeva un impegno di spesa corrispondente a zero euro.

Tale scelta non si giustifica se non con la totale inesperienza nel settore Scuola dell’Assessore assegnato al ramo. Non sono plausibili altre spiegazioni. E’ inconcepibile averne l’opportunità e non elaborare un’idea, un piano, a breve o a lungo termine, consapevoli del fatto che qualunque proposta avrebbe potuto essere sostenuta da un co-finanziamento regionale, una volta approvata. Ed è inutile nascondere che l’attuale Amministrazione i suoi santi in Regione ce li ha, a partire dall’Assessore Regionale a Formazione e Lavoro, Politiche per il Lavoro, Diritto allo Studio, Scuola Università, Formazione Professionale.

Non sarebbe corretto fare paragoni con altri Comuni ma purtroppo le differenze tra il nostro ed altri, anche più piccoli, saltano subito agli occhi. Nardò, con quasi 31.000 abitanti, ha un parco-veicoli che comprende circa una decina di scuolabus con cui garantisce il tragitto casa-scuola A/R a tutti gli alunni (Infanzia – Primaria – Media) residenti nelle marine e nelle zone extraurbane del territorio ed agli alunni diversamente abili, indipendentemente dalla zona di residenza. Il servizio soddisfa anche le richieste di uscite didattiche nel contesto urbano provenienti dagli Istituti comprensivi nel corso dell’anno. Galatone, con una popolazione di 15.000 abitanti, è dotato di due scuolabus che garantiscono il tragitto casa/scuola A/R a tutte le famiglie che ne fanno richiesta.

Tornando a Galatina, purtroppo bisogna ammettere che non ha mai avuto un servizio scuolabus adeguato, sufficiente e davvero efficiente, né per il tragitto casa-scuola né per le uscite nel tessuto urbano. Non si può certo attribuire la totale responsabilità di ciò a questa Amministrazione. Diciamo che si tratta di una responsabilità spalmata sulle Amministrazioni che si sono succedute, nessuna delle quali ha fatto granché per risolvere il problema. A dire il vero, neanche hanno cominciato a risolverlo.

Nella primavera 2020, l’Assessore Loredana Tundo, che all’epoca partecipava ai tavoli di lavoro in Provincia (per il piano del trasporto urbano ed extraurbano dei Comuni della Provincia di Lecce), portò una proposta elaborata dalla Consigliera di Minoranza, Paola Carrozzini. Con tale proposta, si faceva presente che il Comune di Galatina avrebbe voluto riservare proprio per le Scuole un certo quantitativo di Km, da conteggiare nel monte-ore del normale servizio di trasporto urbano. La proposta ricevette parere favorevole dal Consiglio Provinciale e dalla Regione. Da lì tornò in Provincia e si fermò sulla scrivania del Direttore Generale per la Mobilità dove giace tuttora.

Il “Piano di Trasporto urbano ed extra dei Comuni della Provincia di Lecce” è in lavorazione da allora.

Non è il caso, in questa sede, di riparlare delle spiacevoli vicende che riguardano il servizio di trasporto urbano del Comune di Galatina che, da qualche anno a questa parte, sta vivendo uno dei periodi più bui della sua storia.

Ritornando al discorso del Piano Provinciale del Trasporto, c’è da chiedersi: “Visto che si è lavorato per inserire un certo numero di uscite scolastiche nel piano del trasporto urbano del Comune di Galatina, perché non insistere su questa via e continuare a battere il chiodo finché è caldo? Considerato che è stata aperta questa strada, perché non insistere nel percorrerla? Magari porta ad una qualche conquista che rappresenterebbe già qualcosa”.

E comunque, al di là di tutto, speriamo che l’Assessore Palombini si stia prodigando al fine di  presentare un “Piano di Diritto allo Studio” 2023-2024 con una scheda relativa al trasporto scolastico diversa dalla precedente.

Da quel novembre 2022, l’Assessore ha avuto un intero anno di tempo per elaborare un’idea. Restano poco più di 4 mesi al nuovo Piano. Ci saranno delle novità oppure si tratterà della solita proposta?…..ossia NESSUNA.