Assessore Tundo  metta riparo e faccia pagare chi ha sbagliato. E’ vergognoso e offensivo per la città quello che è successo. 

 

Cronaca/ di p.z. 

 

 

 

Galatina – Assessore Tundo, ci è capitato spesso di leggere sugli spazi propagandistici da lei prediletti, elogi e ringraziamenti sperticati per parte del personale tecnico che ha lavorato (questa si che è una vera notizia) per portare a compimento qualche lavoro che ci ha permesso di partecipare a qualche bando pubblico. E’ risaputo che il nostro Comune non ha nel suo DNA la programmazione (questione di cultura e di cervice) e non di scarso numero di dipendenti come si tenta spesso di spacciare a mo di scusante.  Comuni più piccoli programmano, partecipano ed incassano. 

 

 

 

Con la stessa onestà politica ed intellettuale, però, ci aspettiamo oggi che lei intervenga per un pubblico biasimo sul lavativismo e menefreghismo di quella parte di personale della Direzione tecnica addetto ai controlli. Nello specifico stiamo parlando dei lavori di riparazione delle condutture idriche di piazza S. Pietro e del delitto perpetrato ai danni del basolato.

Vista la difficoltà (è un eufemismo) sua e dei suoi collaboratori a svolgere la dovuta opera di controllo le inserisco un ampio servizio fotografico per renderla edotta di quanto siano riusciti a compiere quei quattro vandali, incapaci, incompetenti al soldo dell’E.A.A.P. sul quel tratto di strada.

Hanno rotto basoli interi per farne pezzi più piccoli da inserire a tessera di mosaico negli spazi vuoti creati dalla ricomposizione errata dell’originaria collocazione. Basoli estratti a casaccio, privi di numerazione per un corretto reinserimento e con il risultato finale che (come alle nozze di Cana) che i basoli si sono moltiplicati e alla fine ne sono avanzati sette/otto. A proposito che fine hanno fatto?  Non parliamo poi della tecnica sopraffina ed avanguardista dell’assestamento dei basoli fatto con la benna dell’escavatore.

Ci fosse stato uno, dico uno, tra amministratori e tecnici che si fosse avvicinato per dire  : “Ma cosa state combinando? Cosa state facendo? Vi ha istruito a questo lavoro Gambadilegno ?”.

Ora ci auguriamo di poter conoscere pubblicamente quali provvedimenti intende adottare l’ass. Tundo nei confronti dei responsabili di questo scempio sia materiale che di omesso controllo prima di decidere se inviare o meno tutto il materiale fotografico alla Soprintendenza per i provvedimenti del caso.