Effetti del ricorso respinto dal TAR per l’adeguamento della tariffa di conferimento all’impianto di produzione CDR di Cavallino anni 2014-2016.   

Cronaca/ di Redazione

Galatina – Da anni ci portiamo in eredità fatti e misfatti collegati alla raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Qualcuna amava vantarsi di essere riuscita col suo lavoro e col sudore della sua fronte a contenere il costo del carico in bolletta a favore dei cittadini. Lei era, però, il “genio delle balle” sia verbali che di quelle della spazzatura su cui amava farsi fotografare.

Le bollette in effetti non aumentavano o si limitavano a lievi ritocchi ma soltanto perché, nel frangente, si accumulavano debiti su debiti per non aver pagato il dovuto ad aziende fornitrici di servizi inerenti la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Così contenzioso dopo contenzioso si sperava che i nodi non venissero mai al pettine.

Una tra le tegole più sostanziose è stata quella relativa all’adeguamento e definizione della tariffa di conferimento all’impianto di produzione di CDR di Cavallino che ha generato un lungo ed estenuante braccio di ferro tra i Comuni leccesi e la Società Progetto Ambiente della Provincia di Lecce gestore del suddetto impianto.

Dopo un lungo tira e molle con annessi ricorsi i Comuni leccesi hanno dovuto sottomettersi e pagare gli adeguamenti delle tariffe relativi agli anni 2010-2013 che per il solo Comune di Galatina ha significato un primo esborso di circa 432.000 euro. per il 2014-2016 l’importo era stato quantificato poi, per il solo Comune di Galatina, in 297.501 euro.

Nuovo ricorso al Tar. Il Comune di Galatina si fa convincere dallo studio legale Pietro Quinto ad intraprendere una nuova avventura giudiziaria a cui si sono aggregati anche altri Comuni. Ricorso al TAR e ricorso respinto. Segue, altro consiglio legale, un altro ricorso al Consiglio di Stato e lì il giudizio è ancora pendente.

Intanto la Progetto Ambiente è passata all’attacco e stanca dei giochetti non inteso attendere l’esito del giudizio davanti al Consiglio di Stato ed ha preteso (legittimamente) il pagamento dell’intera somma senza la concessione di alcuna dilazione.

Il Comune di Galatina (ma non solo esso) si è trovato con le spalle al muro ed ha dovuto pagare. Ecco quindi pronta le determina n.130 del 19 settembre del Dirigente del Territorio e Qualità dell’Ambiente con cui ha liquidato la somma di 297.501 euro a favore della Progetto Ambiente.

Detta somma i cittadini di Galatina la stanno già pagando con le bollette della spazzatura di cui in questi giorni (30 settembre) scadrà la penultima rata in quanto il Piano Finanziario della TARI (tributo servizio gestione rifiuti) era inclusivo, in previsione, di dette somme.

Ecco uno dei perché di quegli evidenti aumenti che un  po tutti abbiamo notato appena ricevuto il proprio conteggio per il pagamento della tassa. Per i soli adeguamenti CDR mai pagati alla Progetto Ambiente dal 2012 al 2016 abbiamo finora sborsato 729.129 euro. Non sono incluse le spese legali e giudiziarie  prodotte dal contenzioso.