Continuano a chiamarlo teatro ma hanno scoperto che mancano i bagni per gli artisti

Cavallino Bianco2Cronaca/ di Redazione

Galatina – Dopo aver investito 2.300.000 euro di soldi pubblici di cui 500.000 sul solo groppone dei cittadini galatinesi, continuano ad accorgersi che manca sempre qualcosa. Eppure era stato inaugurato in pompa magna, con tanto di sbandierata agibilità. Elena Sofia Ricci con sorella le madrine a far da cornice all’evento. Poi Gad Lerner, quello che si rifiutò nel 2000 di mandare in onda da direttore di Rai 1 l’ultima intervista di Paolo Borsellino prima del suo assassinio per non compromettere i suoi rapporti di lavoro con l’allora governo Berlusconi.

Infine l’ultimo spettacolo della rassegna musicale dei ” Concerti del Chiostro” quella del maestro Vitali quando ci si rese già conto che l’impianto energetico era insufficiente. Si dovettero investire ulteriori 25.000 euro delle casse comunali per cercare di creare un collegamento che potenziasse  l’impianto. Poi si dovettero noleggiare gruppi elettrogeni perché il locale era freddo e doveva essere riscaldato.

Finita la rassegna dei Concerti si è passati ora a quella Teatrale da quest’anno anch’essa trasferita nel Cavallino Bianco e cosa si scopre? Si scopre che mancano i bagni ed i servizi igienici ad uso degli artisti. La struttura ne è sprovvista.

Presto detto e fatto con la determina n. 300 del 7 marzo 2016 il Dirigente Suap ricorre al noleggio di bagni chimici per dare una soluzione al problema. Vengono interpellate tre ditte per chiedere loro di fornire un preventivo per 4 spettacoli. Il preventivo migliore, che poi diventerà l’affidataria, è quello della ditta MILANESE Andrea di S. Donato di Lecce  che si dichiara disponibile a fornire il servizio per € 305,00. 

Resta da chiedersi se dopo aver speso 2.300.000 euro per la ristrutturazione della sola sala cinema, dopo averne dichiarata la sua agibilità e fatta la sua inaugurazione ci si possa accorgere giorno dopo giorno che manca sempre qualcosa e quel che manca non sono certamente particolari ma parti senza le quali non è possibile procedere all’utilizzo della struttura. Quel che poi peggiora il tutto e che ognuno di questi “particolari” richiede il ricorso alle casse comunali quelle che si alimentano con le tasse dei cittadini galatinesi, se poi aggiungiamo che trattasi di spettacoli a cui gli stessi cittadini per poter accedere devono pagare il relativo biglietto la cosa fa incazzare ancor di più.