Cronaca/di pietro zurico

E’ stata approvata l’08 settembre, pubblicata sull’albo online del Comune di Galatina il 10 settembre, la graduatoria per l’ammissione al servizio Asilo Nido dei bambini di età compresa 3/36 mesi, per l’anno educativo 2023/2024.

Il 10 settembre cade di domenica. Saranno stacanovisti quelli dei Servizi Sociali oppure merito di un incontro da tenersi martedì, 12 settembre, a Palazzo Orsini tra Sindaco e rappresentanti di genitori dei bambini?

Sia merito di una o dell’altra l’importante è che la graduatoria, anche se con ritardo, sia stata finalmente pubblicata. Dico finalmente perché è proprio su questi ritardi che maggiormente si concentrano le lamentale e le preoccupazioni di madri e padri. Preoccupazioni e lamentele sacrosante di cui pare proprio che ai Servizi Sociali ogni anno continuino a non tener conto.

Andiamo con ordine. Alla Direzione dei Servizi Socali sono state istruite n. 93 istanze di cui è stata formulata una graduatoria. La graduatoria comprende:
n. 24 istanze di bambini già frequentanti;
n. 55 nuove domande di iscrizione;
n. 8 istanze fuori termine;
n. 5 istanze ammesse di diritto perché in carico al Servizio Sociale
Comunale;
n. 1 istanza di rinuncia.

Di queste 93 istanze soltanto 55 potranno usufruire del servizio pubblico di asilo nido. E gli altri 38?

Gli altri 38, salvo ripescaggio di qualche unità, dovranno provvedersi da soli cercando accoglienza in qualche struttura privata. La cosa non è di semplice soluzione in quanto, lamentano i genitori, al 10 di settembre anche le strutture private hanno già esaurito la disponibilità ricettiva ed aggiungono anche il costo proibitivo, per buona parte delle famiglie, della struttura privata.

“Come e Chi risolverà il nostro problema creato proprio da questi ritardi?” Chiedono.

Preoccupazione più che legittima visto che le soluzioni possono essere soltanto due: 1°- abbandonare il posto di lavoro e dedicarsi integralmente alla crescita del figlio. 2°- l’Amministrazione comunale trova una soluzione provvisoria, rinvenendo locali idonei e rafforzando il servizio per soddisfare tutte le richieste pervenute.

La prima soluzione è impercorribile per due semplici motivi. Primo perché crescere un figlio costa e se togli ad una famiglia lo stipendio resta l’aria che come si sa, seppur inquinata, serve solo per respirare. Secondo perché sappiamo tutti benissimo cosa significhi al sud perdere un posto di lavoro.

La seconda soluzione seppur con grande difficoltà ha maggiori margini di percorribilità. Ne avrebbe sicuramente di meno se, come ogni anno, fosse stato affrontato nei tempi dovuti visto che ogni anno è sempre la stessa storia, ma con tanta buona volontà, essendo volere=potere, si potrebbe tentare. Vorrei ricordare al nostro Sindaco un precedente. In periodi di emergenza da Covid, l’Hub vaccinale nel Centro Polivalente è stato efficientemente approntato in meno di un mese. Coraggio Sindaco si può fare, si può venire incontro a queste famiglie e poi con maggior calma si potrebbe affrontare, dati statistici alla mano, il problema per dargli una soluzione definitiva.

Vi è poi da far cenno ad un altro problema evidenziato dalle famiglie. La graduatoria pubblicata reca al posto del nome e cognome del bambino (per motivi di privacy) il numero assegnato dall’ufficio di protocollo quale identificativo del bambino.

Le famiglie non sono state in grado di capire se il proprio figliolo fosse o meno tra coloro ammessi ad usufruire del servizio. Non erano in possesso del loro numero del protocollo. Lo hanno richiesto ma, affermano, che non è stato loro dato.

Perchè mai? A parte il fatto che l’Ufficio protocollante avrebbe dovuto consegnarlo al momento della presentazione dell’istanza e il non averlo fatto è cosa, per vari ed ovvi motivi, già assai grave. Non averlo fornito neanche su richiesta è cosa ancora più grave e con risvolti non solo di carattere amministrativo.

Ultima annotazione. Vi è qualcosa di poco chiaro nella graduatoria che credo richieda una spiegazione d’ufficio ai genitori. Come mai tra le istanze ammesse vi sono alcune con un punteggio più basso rispetto ad altre collocate fuori termine? E perché mai altre quattro con eguale punteggio rispetto ad altre collocate fuori termine ma con data di protocollo successiva alle non ammesse sono addirittura in posizione tra la 22^e 25^ posizione?

A questo punto il problema è tutto nelle mani del Sindaco che come già detto domani incontrerà i rappresentanti dei genitori. Dalle risultanze dell’incontro si potrà capire se e quali soluzioni potrebbero essere realizzate.