Cronaca/di p.z.

Evasione ed elusione a parte, fetta ben più consistente di mancati introiti per le casse comunali, di solo tributo Tari, accertato e non incassato nel triennio che va dal 2014 al 2017, sono ben 664.622 euro.

Se ancora una volta avessimo avuto bisogno di verificare la farraginosità della macchina amministrativo- burocratica in tema tributi siamo belli e serviti dalla Determina della Direzione dei Servizi Finanziari n. 46 del 3 marzo del 2021. In fondo è ciò che in materia ci ha sempre rimproverato la Corte dei Conti.

Nel particolare si tratta di 25.000 euro di tributi non riscossi nell’anno finanziario 2014, altri 31.000 del 2015 e 423.486 del 2016.

Ora senza addentrarci in particolari tecnici relativi alla procedura di incasso, di formazione di ruoli, esecutività etc. ci sarebbe da soffermarsi un attimino sulle date.

Prendiamo ad esempio, ma il discorso è analogo per tutti e tre gli anni, i tributi accertati e non incassati relativi al 2014. Sono 25.000 euro che, per essere accertati in via definitiva ed essere avviati all’Agenzia delle Entrate per la riscossione coattiva, hanno avuto bisogno di circa sette anni. Tanti ne sono trascorsi dal 2014 al 09 marzo del 2021, data in cui è stato demandato il compito della sottoscrizione dei ruoli da parte del funzionario responsabile per renderli esecutivi.

Eppure si sente spesso, tra le righe dei battibecchi politici, il Sindaco che, nel replicare ad accuse delle minoranza, invita gli stessi a non dimenticare mai che ha ricevuto in eredità un Comune in predissesto economico e che necessariamente ed obbligatoriamente ha dovuto operare entro i limiti imposti dal Piano di Riequilibrio Finanziario.

Tutto vero, però è anche vero che in stato di necessità, ci si deve dar da fare per recuperare risorse utili a portare avanti la “baracca” e, possibilmente, senza caricare i cittadini di ulteriori debiti oltre a quelli derivanti dagli errori e sperperi delle allegre combriccole oltretutto politicamente, e non solo, graziate e qualcuna anche premiata, in cambio di una manciata di voti nella conquista della vittoria.

Questa delle lungaggini burocratiche, per recuperare o tentare di recuperare coattivamente tributi non riscossi, non credo possa essere additato quale esempio di buona e corretta azione amministrativa. Non lo è stato neanche la mancanza di volontà di intervenire nella lotta agli sprechi che pure ci sono ed anche tanti. Non lo è stato neanche il non far pagare neanche un centesimo per la concessione in uso di immobili comunali per manifestazioni private (chissà a cosa serviva aver fatto fare un tariffario). E non lo è stato neanche, anzi ancor peggio, l’allegra gestione dell’impiantistica sportiva comunale dove di trasparenza e correttezza dell’azione amministrativa si è vista ben poca ed ancor meno si continua a vedere, basta dare dare un’occhiata all’intera vicenda dell’Avviso di sponsorizzazione del Palasport di cui sicuramente torneremo a parlare.

Questo e solo per fare alcuni esempi, per far capire a chi continua a fingere di non capire che a volte oltre a ricordare cosa e quanto si è ereditato bisogna anche ricordare come si sta amministrando.