Si presentava come titolare della “New Energy”  poi frodava ed estorceva. 

Commissariato GalatinaCronaca/ di Redazione

Galatina – Ottemperando ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal dr. Stefano Sernia su richiesta del PM Carducci, gli agenti del Commissariato di Galatina diretti dal vicequestore dott. Giovanni Bono, hanno tratto in arresto, questa mattina, I.A.G. quarantaduenne del posto, con l’accusa di aver compiuto atti persecutori, truffa e falso nei confronti della ex compagna, nonché truffa ed estorsione nei confronti di una conoscente.

L’uomo, rappresentando falsamente di essere un industriale, titolare di un’azienda denominata “New Energy” , millantava conoscenze nel mondo dello spettacolo e del calcio, (in qualche occasione aveva anche simulato telefonate con Biagio Antonacci e Alessandro Matrì) proponeva a una conoscente un investimento in premi aziendali della propria inesistente azienda per la somma complessiva di 1.050,00 euro che la vittima gli consegnava in quattro tranche.

Lo stesso aveva anche commesso un’estorsione, costringendo la donna a recarsi allo sportello bancomat per prelevare 290 euro pretesa a titolo di un inesistente anticipo per spese mai sostenute, mediante intimazione e minaccia perpetrate  fra l’altro con espressioni del seguente tenore “stai attenta che ti posso far male; se dici a qualcuno queste cose ti posso arrivare ad ammazzarti, sei una stupida ho armi e ti posso fare sparire”.

Il truffatore risponderà anche di atti persecutori nei confronti della ex compagna, nonché titolare di una ditta individuale di cui lui curava l’amministrazione intrattenendo anche rapporti con la banca per cui, da un lato rassicurava la compagna di aver regolarmente pagato le spese necessarie all’attività lavorativa, dall’altro tratteneva per sé le somme contanti che la fidanzata gli consegnava, determinando la mancanza di copertura degli assegni che, la ignara compagna emetteva.

Non contento, prospettava alla donna la possibilità di aprire anche un centro estetico per il quale lui si sarebbe accollato le spese e la induceva ad affittare un immobile, inoltre, considerato che aveva preso degli accordi con un architetto e delle maestranze, si faceva firmare un assegno in bianco a titolo di garanzia fino a quando egli non avrebbe direttamente provveduto ad estinguere le spese per un importo di 35.000 euro.

Addirittura arrivava ad apporre al posto della fidanzata la firma sul contratto di abbonamento di telefonia mobile procurandosi la disponibilità di un utenza telefonica di apparecchi I phone 5 associati alle schede, sempre con spese a carico della donna.

Rappresentando la necessità di provvedere alle spese di gestione della ditta della compagna, si faceva inoltre firmare un assegno in bianco che riempiva con un importo di 20.000 euro e lo dava in pagamento per l’acquisto di una Mini Country Man che, una volta scoperta dalla compagna, egli rappresentava essere un regalo di compleanno per lei. Regalo mai ricevuto.

Induceva la donna anche ad emettere un assegno di 4.500 euro a garanzia del pagamento di un contratto di noleggio di una Porsche Panamera, assegno poi protestato perché scoperto

Ed ancora, falsificando la firma della compagna emetteva un assegno di 950 euro che girava al titolare di un ristorante di Patù che, a sua volta, girava alla cuoca, la quale ne chiedeva giustamente il pagamento alla ignara fidanzata. In un’altra occasione, falsificava la firma della compagna per un importo di 990,00 euro che girava ad un suo creditore.

Dopo accurate indagini da parte del personale del Commissariato che ha dovuto ricostruire i vari movimenti finanziari, finalmente I.A.G. è stato assicurato alla giustizia