Rubriche/Opinioni/di Francesco Natolo

Colto dalla notizia mi sono venuti i brividi a ripensare che tali riforme, spero non avvengano, andranno a colpire il nostro martoriato sud che viene penalizzato senza reticenza da tutte quelle evoluzioni che il nostro tempo ci da.

Per esempio l’Europa grande conquista ma per il sud sempre mortificata da scelte inopportune che hanno danneggiato la nostra economia.

Per esempio l’abolizione della coltivazione del tabacco icona importante per la nostra economia e tante altre scelte che ci hanno resi piu’ poveri.

Le tre regioni che chiedono l’autonomia si sono arricchite con il sud principalmente il Piemonte che con l’unificazione dell’Italia sotto i Savoia vennero a Napoli incassarono il tesoro del Banco di Napoli, ci svuotarono e lasciarono il sud nella miseria, laddove nacque il Brigantaggio, dimostrato dagli scritti di Matilde Serao, Ernesto Serao e Ferdinando Russo.

Nessuno si preoccupo’ di vedere nel sud  quindi nel Regno di Napoli un esempio di cultura di economia che per quei tempi era stata innovativa ed era vanto e lustro. No, si preoccuparono solo di lasciarci allo sbando in mano alla legge del piu’ forte.

L’importante per il nord era di aver acquisito il passaggio nel mar mediterraneo senza pagare dazi doganali e di aver svuotato le casseforti.

Dalla unificazione sino ai giorni nostri nessuno si e’ preoccupato veramente del Sud nessuno ha attuato politiche tali da renderlo evoluto, tecnologicamente competitivo, e’ stato solo un polo di immigrazione ed emigrazione da parte del popolo e continua ad esserlo oggi  da parte dei nostri preparati , intelligenti giovani del sud, grande forza motrice.

Dinanzi a tali scelte che abbiamo vissuto mi sento sbandato a pensare che una legge per l’autonomia possa essere auspicabile, confido nei nostri politici che cio’ non avvenga mai e che il problema tra il Nord e Sud sia soltanto un sogno e non diventi un incubo per la gente del sud.