Il Dirigente Orefice: ” il box è inagibile”, il sig. Paolo: ” Informati”

IMG_20140515_124625Cronaca/Galatina/ di p.z.

Vi avevamo lasciato,nella vicenda del box del mercato ortofrutticolo all’ingrosso di Galatina, con il sign. Paolo che stanco dopo quasi 5 anni di attesa, di lettere scritte senza mai ricevere risposta, riprendeva tastiera e mouse e scriveva al Presidente della Repubblica, delle Camere, del Consiglio dei Ministri , al Prefetto, al Sindaco di Galatina, ai componenti della Giunta ai consiglieri comunali.

In questa lettera allegando le varie carte documentali ripercorreva il tortuoso cammino dell’intera vicenda partendo dal 2009 anno in cui scriveva al SUAP di aver avuto notizia che un box del mercato ortofrutticolo all’ingrosso stava per liberarsi e che avrebbe avuto la volontà di subentrare nell’affitto per aprire analoga attività e chiedendo di essere avvisato non appena il box o locale si fosse liberato.

Seguiva a distanza di circa un anno una lettera dell’allora funzionario del settore commercio in cui veniva chiesto al sig Paolo, qualora avesse ancora intenzione e volontà di avere in affitto il locale, di darne manifestazione di volontà per iscritto.  Ha fatto seguito una raccomandata del sig. Paolo con la quale ha ribadito la volontà di avere in affitto il locale.

Da allora nonostante le continue richieste di spiegazione , di raccomandate di sollecito a dirigenti ed amministratori mai nessuno si è degnato di dargli una risposta. Solo ed esclusivamente silenzi sino al giorno in cui, informati dei fatti ed acquisita la relativa documentazione, il 29 aprile, il Sedile ha reso pubblico i fatti dell’intera vicenda. Il link sottostante vi riporta all’articolo del tempo.

https://www.ilsedile.it/dal-2009-chiede-invano-di-aprire-unattivita-commerciale-galatina/

Lo stesso giorno, ossia il 29 di aprile (sic)  è stata protocollata, all’ufficio del Comune di Galatina una lettera a firma del Dirigente Suap Antonio Orefice avente per oggetto ” Richiesta di locazione box al mercato ortofrutticolo all’ingrosso. C.da Angeli- Comunicazione” con la quale il Dirigente comunica al sig. (…) Paolo, al Prefetto di Lecce, al Sindaco ed all’assessore alle attività produttive quanto segue: ” Si  riscontrano Vostre note. da ultimo prot. n.8582 del 12.03.2014 e prot. n.13534 del 18.04.2014 e si comunica che al momento non possono essere assegnatispazi al mercato ortofrutticolo all’ingrosso, in quanto l’unico box non occupato risulta carente dei requisiti di agibilità”.

La risposta del sig. Paolo non si fa attendere troppo e prontamente replica al dirigente del SUAP con una lettera pepata di cui riportiamo il testo integrale.

Castri di Lecce,     30/04/2014

 

Oggetto:               Richiesta                locazione               box               al               mercato

ortofrutticolo all’ingrosso.     C.da Angeli  Comunicazione.

 

Salve e Buongiorno alla Città di Galatina 2.0       finalmente

una PEC!

Mi      avete     scritto      (dopo  molti     anni      e      200      euro circa e 31

raccomandate. . . ) :

che      non mi      potete      dare     il      box      libero     in      quanto     risulta

carente dei requisiti di agibilità…

Permettetemi di suggerirvi      (vista la gravità della Vostra

affermazione)       di       andare      prima       ad       informarvi      presso       il

vostro      ufficio      tecnico       (dove      rilasciano      l’agibilità      sia

per     gli       immobili      civili      che      commerciali)      in      quanto     pur

essendo       ignorante       in       materia         (sono       solo       diplomato       in

ragioneria)          penso           che            l’agibilità          per           i           mercati

ortofrutticoli all’ingrosso viene data all’intero mercato

e non a i singoli box…     E visto che ci siete controllate

anche      i       requisiti      minimi      sanitari. . .       e      di       sicurezza. . .

dato      che      stiamo      parlando       di       frutta      e       verdura…       e       la

salubrità      dell’intera       superficie      mercatale…        anche      se

penso        che        sia        solo        lo        sporco        di         circa        5         anni         di

polvere…    ma non mi spaventa ramazzare…chi lo occupava

prima      era     una      persona      precisa      e       corretta      e      dubito      che

operasse fuori norma…

Comunque…

Chiedo ufficialmente di poter valutare       l’aggiornamento e

la messa a norma a mie spese dell’unico box non occupato

( gli altri da quel che ne so stanno lavorando)      a mie

spese… naturalmente.. .             dopo           un           vostro            sopralluogo

assieme ad un perito/tecnico di mia fiducia…

Grazie.

Adesso cosa preferite?:

lasciare       un        locale        “in        stato       di        abbandono”        e         “semi

occupato abusivamente”      …oppure concederlo ad un privato

come     me. . .       che      lo vuole      mettere      a      norma      anticipando      le

spese…       il tutto per lavorare e pagare le tasse locali e

nazionali     111

Naturalmente        le        spese       da        me        personalmente        anticipate

saranno recuperate/decurtate successivamente all’atto del

pagamento del canone di affitto mensile di euro 450,      cosi

come prevede la legge…

Buon Lavoro a tutti.                                                                          

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La lettera del sig. Paolo non fa una grinza così come le precedenti in cui invocava una risposta da parte di impiegati ed amministratori. E’ semmai incompleta nell’esposizione dell’intera vicenda. La domanda che mi son posto è come mai o come può un locale adeguato sino al marzo 2010, giorno in cui il funzionario Suap chiede al sig. Paolo una comunicazione scritta, in breve tempo, diventare poi tutto ad un tratto ” privo dei requisiti di agibilità”. Abbiamo  approfondito l’ intera vicenda e da essa sono emerse approssimazioni sconcertanti ed anche inesattezze sconcertanti.

Successivamente al marzo 2010, periodo in cui il funzionario Suap chiede la conferma di volontàal sig. Paolo, nasce una situazione che impedisce al Comune di Galatina di poter procedere all’ affitto del locale. Infatti la Ditta che lo aveva in affitto viene messa in liquidazione coatta e deriva da ciò da parte del Giudice un divieto al Comune di recessione dal contratto di affitto sino a quando l’intera procedura non sia stata portata a compimento. Il sig. Paolo, probabilmente all’oscuro di tutto ciò ha continuato a scrivere e ha continuato a non ricevere risposta.

Mi chiedo, però, e chiedo: “ma era proprio tanto difficile inviare una lettera al sig. Paolo e dirgli di attendere perchè impossibilitati a procedere per cause non dipendenti dalla volontà dell’Amministrazione Comunale?”

Lo stato di messa in liquidazione, comunque, prosegue sino ai primi mesi del 2013 anno in cui la ditta XXXX viene dichiarata fallita ed il giudice restituisce il locale nella piena disponibilità del Comune. Pensate che a questo punto si sia dato corso a quanto rimasto sospeso? Che si siano scritte due righe al sig. Paolo per informarlo che il discorso poteva essere ripreso? Neanche a pensarci anzi fa capolino un’ ipotesi di affittare l’immobile con procedura aperta, tralasciando una priorità, quantomeno morale, acquisita dal sig. Paolo e dimenticando peraltro che la legge in materia non prevede o non obbliga assolutamente, per i mercati commerciali ortofrutticoli all’ingrosso, di aprire una gara. Quel che è necessario per altri settori commerciali come per i posti per il mercato settimanale, per il mercato coperto al dettaglio,  non è obbligatorio per il mercato all’ingrosso.

In ogni caso si fa trascorrere oltre un anno nel silenzio assoluto e si fanno spendere altri soldi, come giustamente evidenzia, al sig. Paolo in raccomandate. Poi ad un tratto parte una lettera, quantomeno sconcertante, del dirigente del Suap che comunica al sig. Paolo che il locale è “privo dei requisiti di agibilità” dimenticando appunto, come gli fa notare il sig. Paolo, che il requisito dell’agibiltà viene concesso al complesso e non al singolo box e che l’intero complesso è agibile visto che funziona e vi  lavorano.

Il Dirigente ha forse confuso, o gli hanno fatto confondere, l’agibilità con l’idoneità. Il locale potrà essere inidoneo all’uso in quanto, mi dicono, privo o difettoso nell’impianto di illuminazione ma di grazia non lo si può definire inagibile e non  si può far  perdere alle casse comunale un anno di affitto corrispondenti a circa 6000 euro, oltre a tutte le altre tasse che dalla spazzatura in poi il sig. Paolo avrebbe pagato.

Sarebbe bastato riparare il guasto o chiedere al nuovo conduttore di farlo, si sarebbe risolto il tutto con elementare linearità.