“Mistificano i ritardi, nonostante le proroghe, con la dedizione al lavoro   “

penna-e-calamaioLettere/ di Marco D.S.

Galatina – Vorrei avere lo stesso spirito e la stessa positività di chi fa (o pensa di fare) politica, e riesce a vedere qualcosa di positivo anche quando di positivo c’è poco o nulla. E’ il caso dei post e relativi commenti letti su facebook e scritti dai sostenitori dell’attuale amministrazione con i quali attaccano il suo articolo sulla “bolletta enel che si ingrossa”.

Siamo di fronte a chi, davanti ad un chiaro ritardo nell’organizzazione dei lavori, prova a dare una giustificazione aspettandosi pure che i cittadini dicano grazie per quello che hanno fatto. Cosa voglio dire? Voglio dire prima di tutto, che rispondere ai bandi è dovere di ogni amministrazione, per cui chi lo fa non va di certo premiato come il salvatore del mondo: ha semplicemente fatto il suo ordinario dovere (non partecipare invece, come peraltro già successo, è fatto grave).

Secondo, voglio dire che lavorare il sabato e la domenica sera per un progetto che deve essere presentato il giorno dopo, con un termine di scadenza peraltro prorogato di alcuni giorni, dimostra che si è “andati lunghi” sulla programmazione delle attività, o perché qualcuno che doveva fare non ha fatto, o perché chi doveva fare lo ha fatto con troppa calma, o perché l’improvvisazione porta sempre qualche problema.

Io mi aspettavo maggiore onestà intellettuale ed una risposta diversa, del tipo: “sabato e domenica eravamo a lavoro perché venerdì non siamo riusciti a completare quanto ci eravamo prefissati”.

Sicuramente avrebbero fatto più bella figura. Rimane il fatto che noi cittadini stiamo ancora aspettando che l’amministrazione ci dica chi e come sono stati spesi tutti quei soldi per l’energia elettrica, e questo silenzio conferma che a Galatina, anziché andare oltre, qualcuno dovrebbe andare altrove!

Infine, è possibile conoscere gli immobili di proprietà comunale dati in affitto a privati e relativo canone di locazione? Viste le casse vuote, si sono preoccupati di controllare?

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Eg. sig. Marco,

Piacere di rileggerla. Cosa vuole che le dica? Ognuno riesce a dare solo quel poco che ha a disposizione. D’ accordo con lei che alcuni hanno veramente pochissimo da dare principalmente in un ruolo che occasionalmente e con scarsissime competenze si son trovati a ricoprire.

Ci sta qualcuno che parla di lavoro prima ancora di conoscerne significato e consistenza. A questo signore concediamo a pieni mani anche di “penare e ridere” nei confronti del nostro “portale”. Ne ha pieno diritto in fondo solo gli irrazionali sono in grado di fare contemporaneamente le due cose. E sempre e solo gli irrazionali  sono in grado di dare pubblicità a chi, invece, vorrebbero con enorme soddisfazione oscurare. Che dire, un ossimoro vivente.  

Di quale lavoro parla? Di quello non fatto? di quello a cottimo, di voucher o di prebenda politica per rinnovo incarico? La invitiamo a presentarci la documentazione analitica dell’Amministrazione quando pagherà  “straordinario” da lavoro festivo e notturno (sempre secondo quel che lui  afferma).  Chissà perché poi, in ogni caso, bisognerebbe lavorare di notte e per giunta sempre in affanno da last minute? 

E’ una canzone, insieme a quella del “dateci tempo” che sta diventando un tormentone utilizzabile da chi ha poco da dire nella sostanza.

Sulle figuracce a cui fa allusione poi lo compatiamo…Gli struzzi ficcano sempre la testa sotto terra, perché lui dovrebbe essere un’eccezione?    

Sul progetto per il finanziamento last minute, mi auguro in ogni caso siate dalla parte della ragione. Sul  Villaggio Azzurro ho l’impressione che la Corte dei Conti la pensi diversamente, anche perché un immobile da sostituire al Villaggio, che recuperi il milione di euro che state sottraendo dal Piano Alienazione (tanto lo ha valutato quel  funzionario indefesso da proposta per il cavalierato del lavoro) mi sa sia difficile da sostituire per ricomporre quei 6.800.000 di entrate con cui da tempo ci accreditiamo alla Corte dei Conti.    

P.S.

Qualcun altro di quel manipolo che “anziché andare oltre, dovrebbe andare altrove” farebbe bene a fermarsi alla sola pubblicizzazione (ancor prima che venga scarabocchiato uno straccio di delibera di autorizzazione all’utilizzo della Palestra di via Montinari) delle manifestazioni fieristiche di famiglia di cui vi è già ampia circolazione di materiale pubblicitario. Almeno quello è un campo in cui riesce a dare il meglio di se. (p.z.)