Significativi nell’ambito della maggioranza i crolli elettorali di alcuni partiti 

europaCronaca/Galatina/di p.z.

Non si può, seppur con i limiti e nei limiti delle metamorfosi insite in ogni competizione elettorale, non fare dei confronti e cercare di capire “chi erano e chi sono”. Sono due gli elementi vistosi che meritano con immediatezza il primo approccio analitico anche perchè potrebbero e dovrebbero anche comportare riflessioni ed azioni.

Il primo è il raddoppio del PD rispetto alla precedente competizione elettorale ossia le amministrative del 2012. Il Partito Democratico porta i suoi voti dai 2040 a ben 4.141. Quasi raddoppiati. Si fa presto a parlare dei 30 denari che con la rivalutazione monetaria corrispondono agli 80 euro attuali. Non sono assolutamente d’accordo con questo tipo di analisi superficiale. Dire o pensare che il tutto sia frutto di 30 denari rivalutati sarebbe, anzi è, non riconoscere le proprie colpe.

Sarebbe, però, anche illusorio pensare che è tutto merito della propria capacità e competenza politica. Come al solito la verità sta in mezzo. L’ondata Renzi ha innegabilmento staccato e obliterato il ticket. In questa campagna elettorale ha innegabilmento rappresentato il nuovo o meglio dire la novità se poi essendo al Governo gli dai anche la possibilità di qualche manovrina propagandistica la torta vien fuori anche con i canditi. Ma ridurre tutto ai canditi e semplicistico e da sempliciotti.

Fermiamoci a Galatina e lasciamo ad altri il compitino dello stivale. Dicevamo che il PD raddoppia, onore e merito al PD, ma non possiamo esimerci, chiedendoci se fu vera gloria, se è tutto frutto di medaglie conquistate sul campo. Qui qualche dubbio ci assale. Non ci sono state, rispetto alle amministratve del 2012, alcune liste con il proprio simbolo in campo. Non c’è stato Il PSI con i suoi 1.375 voti , non c’è stata Galatina Altra con i suoi 530 voti, non c’è stata una lista Gervasi con i suoi 655 voti ed altro ancora. Difficile pensare che siano confluiti verso il Movimento 5 stelle.

Resta fermo un dato di fatto: la città in qualunque modo, forma o compromesso ha decretato la vittoria del PD ed il suo diritto a continuare a governare seppur con dei ma e dei se.

Passiamo, infatti agli sconfitti, anzi ai clamorosamente sconfitti, da parte degli elettori. La prima evidenza, di sostanziale  dimensione, è che l'”Italia dei Valori” per Galatina e per i Galatinesi non esiste più. Dai 702 voti delle amministrative, seppur in condominio con Patti Chiari,  è sceso a soli 41 voti raccogliendo addirittura meno voti della Lega Nord che ne piglia 54. Il che è tutto dire.

Alberto Russi dal 2012 è assessore al SUAP di questa città e se l’elettorato con il suo voto ha inteso esprimere un giudizio sul suo operato crediamo lo abbia sonoramente bocciato. Resta al sindaco Montagna trarre le dovute conseguenze.

Bisogna trarre conclusioni e conseguenze, anche se con valori numerici al ribasso meno eclatanti, anche su “L’Altra Europa Tsipras” la quale schierava unite le forze politiche della Federazione Della Sinistra e di SEL. Il risultato è stato che nel 2012 la Federazione della Sinistra raccoglieva 936 voti mentre oggi ne porta a casa appena 478. Anche qui si annovera un assessore nella Giunta Montagna che dimezza ed anche oltre, tenendo presente SEL, il consenso elettorale.

Risale la china, seppur di poco, Forza Italia che passa dai 1721 voti del 2012 agli attuali 2052 ma i tempi aurei sono ben  lontani e soprattutto Fitto non sarà presente in lista nelle prossime amministrative. Al neo coordinatore Francesco Sabato spetta un compito proibitivo e tanto coraggio per cercare di disfarsi di lacci e laccioli retaggio di un passato ancora eccessivamente barbicato nel presente.

Il Nuovo Centro Destra (Alfano ed UDC) e Fratelli d’ Italia fanno capolino nello scenario elettorale locale. I primi raccogono 705 voti ma l’UDC ne aveva raccolti da solo 1043 alle amministrative mentre i Fratelli d’Italia ne raccolgono 274.

Resta il Movimento Cinque Stelle. Cosa dire? Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? E’ il secondo partito, non solo italiano ma anche cittadino, 2.090 voti pari al 21,02%. In molti si aspettavano di più e non c’è stato. In sede locale, penso,  paghi l’assenza di una politica rivolta con maggior attenzione alle problematiche cittadine, quelle più minute ma non meno importanti perchè sono quelle vissute nella quotidianità dalla gente del territorio.