Da Taraschi a Miglietta, da un buon maestro un degno discepolo.

Cronaca/ di p.z.

Galatina – Con la determina n. 977 del 23 luglio a firma del dirigente della Direzione Territorio e Qualità Urbana, Nicola Miglietta, la dott.ssa Federica Patera ritorna ufficialmente anche lei a Palazzo Orsini e si riappropria del ruolo di Assistente al Rup nella Direzione dei Lavori Pubblici per le attività di carattere economico-finanziario.

Dicevamo che da un bravo maestro non poteva che venir fuori un bravo discepolo (Miglietta), perchè la procedura adottata, per non incorrere in fastidiosi metodi comparativi di meritocrazia, è stata la stessa seguita negli anni precedenti anche dall’arch. Taraschi.

Con la scusante dell’urgenza del provvedimento il Dirigente fa una determina con cui autorizza a procedere mediante trattativa diretta, sul sistema del mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, all’assegnazione dell’incarico di supporto al Rup per le attività, nello specifico, di carattere economico-finanziario.

Casualmente, in questa casistica, non viene invitato mai più di un professionista a presentare la propria offerta, solo uno e naturalmente sempre la stessa professionista la quale accetta e addirittura con estremo impulso di riconoscenza abbassa la sua offerta di un del 2,5% sul prezzo posto a base di gara. (gara con chi poi?..boh!).

E’ così dal 20111 la nostra professionista tra un incarico ed un altro, a tempo determinato, è arrivata sino ai nostri giorni attraversando due Amministrazioni, due Commissari Prefettizi ed ora ritorna in campo anche con la terza Amministrazione quella di Amante, che decisamente in questo campo non riesce a mettersi in movimento per andare oltre, e si ritrova dopo un breve periodo di riposo a rivincere una gara dove ha gareggiato ancora una volta solo contro se stessa.

Ora perché il restauro o la restaurazione diventi completa si dovrebbe procedere a riassegnare l’incarico di assistente al Rup anche per le attività di carattere legale e naturalmente sempre allo stesso professionista che con gli stessi metodi lo ha ricoperto negli anni passati diversamente sarebbe un’ingiustizia nei suoi confronti. Perché ad una si ed all’altro no? Si potrebbe scambiare la cosa per qualche antipatia personale da parte del neo Dirigente o del sindaco Amante nei suoi confronti e sappiamo tutti benissimo che non è così. Però resterebbe un’ingiustizia, o no? O forse l’ingiustizia è già stata perpetrata con questi ritorni al passato e con gli stessi metodi del passato?

Per la cronaca, l’incarico è stato conferito per tre mesi con un costo complessivo di 4.700 euro. Alla prossima riassegnazione.