“Sport in piazza”, la manifestazione dell’11 luglio, un altro limpido esempio di approssimazione e lassismo in cui affonda la città.   

Cronaca/ di Redazione. 

Galatina – L’11 si è svolta in piazza S. Pietro una manifestazione denominata “Sport in piazza”. Organizzatrice dell’evento una non ben identificata “Associazione”. Fin qua tutto normale se non fosse per il fatto che questa manifestazione si è svolta senza alcuna ordinanza di regolamentazione da parte del locale Comando di Polizia Municipale.

Detta “Associazione”, o chi per essa, ha recintato lo spazio antistante la Chiesa Madre in piazza S. Pietro utilizzando le transenne comunali (chi le ha fornite e chi le ha autorizzate?) per delimitare lo spazio ludico e dividere il pubblico (meglio dire i pochissimi intimi) dalla zona eventi ed ha inoltre utilizzato segnaletica stradale comunale.

Sia sulle transenne, che sulla segnaletica, come potete notare dalle foto, non vi è apposto alcun estremo identificativo dell’ordinanza, che come per legge avrebbe dovuto esserci.

La cosa più sconcertante è stata quella che anche gli agenti di Polizia Municipale, in servizio nella piazza, non hanno sentito la necessità, meglio dire il dovere, di porsi il problema se lo svolgimento di quella manifestazione in siffatto modo fosse regolare o meno. Qualcuno, addirittura, ha confuso le disposizioni tecniche ed attuative ( divieto di sosta, di circolazione veicolare, orari di inizio e fine dei divieti etc. ) che devono obbligatoriamente essere emanate per ogni avvenimento pubblico dal Dirigente della P.M. con le autorizzazioni del SUAP.

Altri si son limitati ad affermare che stanno facendo il loro lavoro “come da disposizione di servizio”.

Noi avremmo ben poco altro da aggiungere se non il chiederci se tutto ciò (e non solo per questa sola circostanza) sia il solo frutto della scarsa ossigenazione provocata dallo scirocco al sistema neuronale oppure se sia in atto qualche misterioso intrigo a noi sconosciuto.