A cosa è dovuto? Nessuno sa niente alla stessa stregua del milione di crediti vantato nei confronti del Ministero della Giustizia. 

Cronaca/ di pietro zurico

Galatina – Incredibile, la sede dell’ex Tribunale è chiusa da anni, abbiamo crediti, come ebbe a confermare il dott. Patera in Consiglio Comunale, per circa un milione di euro verso il Ministero di Grazia e Giustizia per affitto della sede ed altre spese mai pagate ed invece continua a produrre e farci pagare debiti.

Pensate che in soli tre mesi ( febbraio, marzo ed aprile 2018) sono stati consumati, in quella sede, chiusa da anni con quattro scartoffie lasciati lì ad ammuffire da parte del personale del Tribunale, circa 2.000 euro di energia elettrica. 

Essendo la sede, come già detto, chiusa non si riesce a capire chi e come possa essere stato consumato un quantitativo così notevole di energia elettrica. Qualcuno ha ipotizzato una motivazione. Da tempo, nella zona, i residenti notano entrare ed uscire indisturbati dalla sede dell’ex Tribunale numerosi topi peraltro inquilini  indisturbati dell’immobile.

Da ciò hanno dedotto che è assai probabile che ogni sera i ratti del posto invitino nell’immobile tutti gli altri amici sparsi in città e comuni limitrofi e organizzino festini notturni per trascorrere insieme nottate in allegria. Ciò spiegherebbe, secondo i sostenitori di questa ipotesi, il consumo sostanzioso di energia elettrica.

A documentare detti consumi, nonché pagamenti, vi è la determina n. 271 del 09 novembre 2018 a firma del Dirigente Miglietta in cui è scritto che : “la Società Enel Energia Spa ha trasmesso le seguenti fatture relative al consumo di energia elettrica per il periodo Febbraio, Marzo e Aprile 2018 presso l’immobile di via Montecassino già adibito a sede di uffici giudiziari: n. 004810823689 del 14.05.2018 dell’importo di € 655,73; n. 004810495302 del 14.03.2018 dell’importo di € 590,15; n. 004810657503 del 14.04.2018 dell’importo di € 681,82 che questa Direzione Territorio e Qualità Urbana deve provvedere al pagamento delle suddette fatture il cui importo complessivo ammonta ad € 1.927,70“.

Per essere un immobile chiuso qualche rigo in più per spiegare a cosa son dovuti questi consumi avrebbe dovuto esserci, invece niente e, oltretutto, neanche gli uffici competenti hanno saputo fornire una risposta plausibile. Supponiamo che il Dirigente che ha disposto il pagamento delle fatture non si sia neanche posto il problema alla stessa stregua di quanto succede con le utenze degli immobili sportivi comunali, degli stessi canili comunali etc. Perché complicarsi la vita con domande su problemi che non sono neanche di casa propria e delle proprie finanze private.

Nelle intenzioni dell’Amministrazione Montagna la sede avrebbe dovuto servire per il trasferimento della maggior parte degli uffici comunali. Indipendentemente dalla validità o meno della soluzione questa era stata ala scelta per cui non si volle alienare l’immobile. Sulla stessa strada proseguì il Commissario Straordinario che addirittura dopo la famosa perizia fatta fare da Zaccaria ai figli, mise da parte le somme (residui di mutui non utilizzate) per provvedere all’adeguamento dell’immobile per la destinazione prescelta.

Poi intervenne la decisione dell’attuale Amministrazione Amante di soprassedere ed abbandonare provvisoriamente (in Italia niente è più durevole del provvisorio) ogni idea di trasferimento e relativo adeguamento e parte di quei soldi messi da parte per quel fine sono stati pure spesi in altra destinazione.

In sintesi: siamo creditori di circa un milione di euro dal Ministero di Grazia e Giustizia e mentre alcuni Comuni , vedi Lecce, hanno fatto ricorso al Tar ed ottenuto quanto dovuto dal Ministero, il Comune di Galatina, e per esso la Direzione Affari Legali e Contenzioso, nulla hanno fatto per mettere in movimento qualsivoglia procedimento per il recupero forzoso del credito.

Ecco qualcosa di effettivamente serio per l’opposizione – visto che la maggioranza non ha mostrato sinora alcun interesse in tal senso- che consiglio di approfondire nelle opportune sedi. Un milione di euro non sono bruscolini sono soldi sottratti ai cittadini che essendo stati gravati dai debiti prodotti da una politica infame, avrebbero potuto veder almeno un po alleggerita la massa debitoria.

Pertanto di fronte ad un credito incredibilmente ed inspiegabilmente non riscosso, continuiamo a spendere soldi a vuoto e principalmente senza neanche una valida motivazione e spiegazione se non la superficialità e leggerezza di chi governa e di chi è pagato per curare gli interessi della città e dei cittadini.