2 milioni e 658 mila euro, a tanto ammonta il passivo fallimentare della C.S.A. accettato dal Curatore. Se il mulo potesse parlare!

Cronaca/ di p.z.

Galatina – Nella vicenda C.S.A. il ridicolo, ora, lo abbiamo toccato e sino in fondo. Anche il Curatore fallimentare con riferimento ai nostri presunti crediti nei confronti della società partecipata ha detto chiaramente che stiamo parlando di aria fritta.

Come informazione sulla vicenda eravamo fermi alla delibera n. 130 dell’11 maggio 2018. Con essa, in pompa magna, veniva deliberato l’inserimento nel passivo fallimentare della CSA perchè ” dalla documentazione agli atti di ufficio risulta che questo Ente (Il Comune di Galatina n.d.r.) è creditore a vario titolo della predetta Società (…)“.

 https://www.ilsedile.it/il-comune-ha-crediti-documentati-con-la-csa-e-non-li-ha-riscossi-ora-che-la-csa-e-fallita-si-inserisce-nel-passivo-fallimentare/#more-27498

Ci chiedevamo, allora, perchè mai se abbiamo certificazione e documentazione certa non abbiamo fatto alcuna azione di recupero nei confronti della Società? Ora è spiegato anche questo mistero grazie al Curatore fallimentare.

Abbiamo ora anche la cifra a cui ammonterebbero questi “crediti” che la Ragioneria Generale del Comune avrebbe documentato a Sindaco e Giunta Comunale e questi hanno bevuto come purissima  acqua di sorgente, peccato che la sorgente fosse inquinata. Trattasi di ben 2 milioni e 968 mila euro. La documentazione depositata negli uffici comunali, sempre secondo il Vangelo “Pasanisi-Patera” fatto proprio dalla Giunta ammonterebbe, dagli atti, a questa cifra.

Adesso vi riporto testualmente quanto ha scritto il Curatore Fallimentare nel rigetto della domanda di ammissione al passivo del Comune di Galatina: “La domanda è rigettata perchè trattasi di somme non dovute, non provate dalla ricorrente, ne accertate giudizialmente. Inoltre la Società fallita è creditrice del Comune di Galatina di somme notevolmente superiori per parte delle quali vi è giudizio pendente per l’accertamento del diritto di credito“.

Capito? “Somme non dovute e non provate dalla ricorrente” e l’apparato parla di documentazione agli atti d’ufficio da cui risulta che siamo creditori. Ma questi crediti, questi circa 3 milioni di euro oltre che nelle carte degli uffici comunali in quali pieghe del bilancio erano nascosti? Ed ora che ci hanno sbattuto la porta in faccia cosa succederà in bilancio per queste mancate entrate?

Dalle domande di ammissione al passivo risultano richieste per circa 5 milioni e 658 mila euro di questi però ne sono stati accettati solo circa 2 milioni e 300 mila. Sono stati quindi esclusi ben 3 milioni 366 mila costituiti nella quasi totalità dai presunti crediti del Comune di Galatina.

Per ciò che riguarda la composizione del debito accettato la stragrande maggioranza è composta da competenze di fine rapporto del personale dipendente (credito privilegiato). Tra i creditori risulta anche l’Agenzia delle Entrate per 332 mila euro dovuti al mancato versamento per l’assicurazione obbligatoria per l’invalidità e vecchiaia ed ancora sempre l’Agenzia delle Entrate per altri 105 mila euro per mancato versamento delle imposte sul reddito delle persone giuridiche. 328 mila sono i crediti della Provincia ammessi al passivo, mentre 62 mila quelli per prestazioni professionali dell’ avv. Napolitano Guglielmo e 39 mila per Napolitano Vincenzo.

Queste le poste più significative a cui fanno da contorno altri crediti di minore entità. Un dato di rilievo è la mancanza totale di crediti (passati e presenti) da parte di presidenti del Consiglio di Amministrazione, componenti dello stesso Consiglio e Revisori dei Conti. Evidentemente devono aver riscosso tutto sino all’ultimo centesimo eppure qualche qualche colpa dovrebbero pur averla avuta anche loro in questo oceano di debiti in cui nuotava la C.S.A.

Come ha sempre detto il nostro Sindaco, meno male che le nomine di queste figure professionali vengono sempre fatte perché sono bravi, proviamo ad immaginare se fosse il contrario. Se il mulo potesse parlare.