Il lapsus dell’assessore Leo, il giallo del Rendering e i vuoti di memoria.

Editoriale/di pietro zurico

Galatina – Dopo aver visitato quella che è stata maldestramente definita la 64^ Fiera Campionaria di Galatina, ho voluto confrontare le mie impressioni con quelle di altri visitatori.

In queste cose i social sono davvero ineguagliabili.

Fatta eccezione per gli “addetti al servizio” sono stati ben pochi i giudizi lusinghieri letti.

Quello che si è avvicinato maggiormente al mio pensiero, tanto da apparire quasi un plagio, una violazione di copyright, è quello dell’ex consigliere comunale De Matteis che ha scritto : “Davvero pensate che nel mondo di oggi abbia senso una campionaria fatta in una scuola o per strada in gazebo sotto i quali si passa dalle auto km0 alle soppressate?“. Sottoscrivo.

Aggiungerei che pur tra tante similitudini con il mercato settimanale del giovedì, quest’ultimo è più ricco e variegato. Aggiungerei che sicuramente deve essersi trattato di una Fiera strabica perché lo sguardo rivolto al futuro non si è proprio notato.

E’ stata tanta la delusione che sono giunto a chiedermi se fosse stato veramente il caso di far stravolgere l’organizzazione scolastica della scuola dell’infanzia del 1° Circolo per adibire quell’intera ala ad una, seppur interessante, retrospettiva giornalistica sulla Fiera e ciò nonostante gli altri corridoi, adibiti all’esposizione, avessero aule rimaste vuote.

Aggiungiamo ai vuoti organizzativi anche vuoti storici? All’ingresso della Fiera campeggiavano, in bella evidenza, due pannelli con su scritto: “64^ Fiera regionale Campionaria”. Dobbiamo biblicamente perdonare essi perché non sanno né quel che hanno fatto né quello che hanno scritto.

Ragazzi, la 64^ edizione della Fiera Campionaria si è svolta 10 anni fa, si è svolta nel 2013. Almeno informarsi un po’ mai?

Bisogna purtroppo constatare, ancora una volta di più, che le scelte politiche pescano nel piccolo orticello di casa. Sono il risultato della cultura e dell’entroterra di chi le adotta. Scelte che non vanno al di la della punta del loro naso. E si riconosce benissimo quale sia l’orticello ed il naso.

Dai padiglioni della fiera spostiamoci nello spazio esterno, là dove si è tenuto il cerimoniale dell’inaugurazione della Campionaria.

Tra tanta oratoria di circostanza a molti non saranno certamente sfuggiti due momenti topici. Il primo è stato quello dell’assessore regionale Sebastiano Leo, sponsor e amico, a suo dire, del nostro Ospedale e della nostra città a cui è “particolarmente affezionato perché da giovane era assiduo frequentatore”.

Dal palchetto oratorio ha declamato :” Vorrei lanciare un appello ai tanti giovani di Copertino…ops scusate di Galatina. E’ stato un lapsus“. Certo che è stato un lapsus, un lapsus freudiano perché Bruto è uomo d’onore.

Se il primo lapsus lo possiamo definire una simpatica macchietta freudiana il secondo è stato ancora più macroscopico. Riguarda l’arch. Alfredo Foresta e l’Amministrazione comunale ed è inerente allo studio di fattibilità del Polo integrato di servizi al Quartiere Fieristico ed il Parco Urbano nei comparti.

Dove sta la stranezza? Presto detto. Come fa un professionista ad aver ricevuto l’incarico con la determina n. 77 del 27 giugno 2023 (stesso giorno dell’inaugurazione della Fiera) e lo stesso giorno aver già pronto da presentare, il rendering del progetto di fattibilità?

La cosa è talmente surreale da far ricordare il mago Oronzo, quello che col solo movimento delle dita sporcava la camicia e la cravatta.