Cronaca/di pietro zurico

Meglio tardi che mai recita un vecchio detto che calza benissimo alla vicenda di cui la nostra Dirigente della Programmazione Strategica e Lavori Pubblici dott.ssa Consuelo Tartaro si è occupata con la Determinazione n. 722 del 10/10/2023.

La Determina ha per oggetto la nomina di un agente contabile per il Servizio dei Bagni Pubblici di piazza Alighieri ossia, per meglio intenderci, un incaricato addetto a prelevare i soldi dalla gettoniera posizionata all’ingresso dei bagni, rendicontare e poi versare dette somme presso la Tesoreria comunale. Mica bruscolini Dottoressa.

Un atto che arriva non solo con molto ritardo ma anche con una buona dose dose di leggerezza da parte di chi non ci sarebbe mai da aspettarselo. Un atto a nostro avviso, che trascura ogni elementare principio  a tutela dell’integrità fisica e della personalità morale dei prestatori di lavoro”.

La Determinazione è uno dei classici esempi in cui un dipendente comunale subalterno potrebbe e dovrebbe rifiutare l’incarico ricevuto dal proprio superiore per mancanza dei presupposti di sicurezza inteso nel senso più ampio del termine.

Scrive infatti la Dirigente che si rende necessario designare un nuovo agente contabile a seguito della istituzione del nuovo servizio dei bagni pubblici per il quale, con la deliberazione G C n. 287/2023, è stata determinata, tra l’altro, la tariffa per la fruizione del servizio da parte degli utenti. E qui entra in gioco il “meglio tardi che mai” e ciò ci spinge a chiedere: “Ma sino ad oggi chi ed a quale titolo ha maneggiato denaro pubblico senza autorizzazione?

La nostra Dirigente tramite questa Determina, “ha ritenuto di individuare, con decorrenza dal 16.10.2023, nel Dipendente Antonio Lazoi inquadrato nell’area degli Operatori Esperti con profilo professionale di, Operatore tecnico esperto che presta la sua attività all’interno della Direzione Programmazione strategica e Lavori Pubblici, quale Agente Contabile Interno, per la riscossione delle somme incassate mediante la gettoniera
posta all’ingresso dei bagni pubblici con obbligo di rendicontazione mediante redazione di verbale di prelevamento e riversamento delle somme medesime presso la Tesoreria comunale
“.

Premesso che non si tratta assolutamente di mettere in discussione l’onestà e la moralità del dipendente comunale ma al contrario tutelarlo e salvaguardarlo e magari anche la stessa Dirigente, ci sta da chiedere a tal fine quali accorgimenti e quali deterrenti siano stati previsti e posti in essere.

Aver nominato un solo dipendente come addetto al maneggio di denaro pubblico significa averlo esposto a rischi e pericoli diversi. Non solo per la sua incolumità fisica, dovendo egli maneggiare denaro in zona aperta ed incustodita ma anche doversi esporre ad eventuali accuse, insinuazioni e maldicenze sulla trasparenza nel maneggio del denaro.

Come potrebbe difendersi da tutto ciò? In Determina non troviamo nulla. Troviamo soltanto la sua nomina nell’ incarico. E delle eventuali indennità di maneggio di denaro? Dei rischi connessi al trasporto di denaro? Di eventuali assicurazioni a garanzia del lavoratore? Nulla.

Che strano modo di interfacciarsi con i propri subalterni. Forse sarebbe il caso di affiancare per prima cosa un altro unità al già nominato e poi mettere in atto tutte le altre disposizioni a tutela dell’incolumità fisica e assicurativa del lavoratore. Prevenire è meglio che curare. Da un lato garantisce il lavoratore e dall’altro elimina responsabilità a chi determina.