51.800 euro sono stati prelevati dal fondo riserva ed utilizzati per la rassegna.

Cronaca/di Redazione

A quanti di voi è successo di recarsi presso gli uffici comunali per segnalare , lamentare o chiedere l’intervento dell’Amministrazione per risolvere qualche emergenza e si è sentito rispondere che non ci stanno soldi?

Bene, anzi male, perché si è trattato di una bugia.

L’articolo 166 del D. Lgs. n. 267/2000 infatti obbliga gli Enti territoriali pubblici ad istituire nel proprio bilancio un Fondo di Riserva denominato Fondo di Riserva Straordinario.

Detto fondo deve avere una dotazione finanziaria non inferiore allo 0,30 e non superiore al 2 per cento del totale delle spese correnti di competenza inizialmente previste in bilancio.

Il fondo è utilizzato, con deliberazioni della Giunta comunale che deve essere comunicata al Consiglio comunale nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti.
La metà della quota di detto Fondo è riservata alla copertura di eventuali spese non prevedibili, la cui mancata effettuazione comporta danni certi
all’amministrazione.

In attuazione della legge citata, si legge nella Delibera di Giunta n.279 del 12 dicembre 2019, il Comune di Galatina ha iscritto nel bilancio di previsione un Fondo di riserva di competenza dell’importo di €. 103.768,05 al fine “di fronteggiare esigenze straordinarie di bilancio ovvero per adeguare dotazioni di spesa rivelatesi insufficienti”.

Da questo Fondo non è stato mai effettuato alcun prelievo pertanto è, meglio dire era, ancora intatto ed integralmente disponibile.

Ora avendo i responsabili dei settori del turismo e della cultura esaurito le risorse del capitolo di bilancio “Organizzazione manifestazioni ed eventi” ed avendo deliberato la realizzazione del “Natale in tutti i sensi” hanno deciso di rimpinguarlo con l’importo di 51.800 euro da prelevare dal Fondo di Riserva Straordinario.

Il tutto è stato fatto proprio ricorrendo alla precitata legge che prevede che la metà della quota minima deve essere riservata ad eventuali spese non prevedibili la cui mancata effettuazione comporti danni certi all’amministrazione.

Ciò che ci sfugge è la imprevedibilità delle spese del “Natale in tutti i sensi”.

Sembra quasi si sia trattato di un evento improvviso, ma talmente improvviso, urgente ed improrogabile da dover quasi allertare la Protezione Civile ed il COC.

Non sarebbe stato più esatto scrivere che i soldi stanziati in bilancio per l’organizzazione di manifestazioni ed eventi sono stati consumati integralmente in precedenti manifestazioni (vedi Cuore Scalzo) per cui il Natale era rimasto all’asciutto e pertanto il problema è stato risolto mettendo mano a quel tesoretto destinato alle vere emergenze?

Naturalmente con buona pace di tutti quei cittadini che per vere emergenze si son sempre sentiti dire che non ci stavano soldi.