DUP: 4 milioni in più di entrate extratributarie. Si tratta di previsioni su multe da autovelox. Siamo in gara con Melpignano?

Cronaca/di p.z.

Il Consiglio ha preso il via con la lettura e le risposte alle interrogazioni consiliari. Di esse abbiamo già ampiamente parlato su queste pagine e siccome le risposte non hanno portato nessuna novità di rilievo possiamo andare oltre.

Primo argomento di sostanza, ed anche di movimento dialettico: l’approvazione del Rendiconto consuntivo. Atto tecnico oppure atto tecnico politico?

Su questo distinguo, si è dipanata la diaspora. Per la maggioranza, tra cui il Presidente del Consiglio che invitava spesso i consiglieri di minoranza ad attenersi all’argomento, si trattava di fatto puramente tecnico e come tale andava affrontato senza divagazioni “da campagna elettorale”.

Per la minoranza, che tramite l’ex Sindaco Amante passava in rassegna le evidenze che a suo parere costituivano motivo per il suo voto contrario, il giudizio doveva essere omnicomprensivo.

Il rendiconto consuntivo è un atto tecnico che però rappresenta la foto dell’operato dell’Amministrazione. E’ una sintesi tecnico-politica. Illustra attraverso i numeri le finalità e le modalità con cui è stato realizzato il programma alla base del progetto politico del Governo.

Per qualcuno, addirittura, (nessuno parlò mai di un bel silenzio), il consuntivo non è un bilancio. Seguire un Consiglio comunale a Galatina, purtroppo, significa dover ascoltare anche questo.

Significa dover ascoltare anche che esiste la “cricca dei diffamatori seriali” e quella “degli adulatori”. Evito di dirvi gli autori di tali becere definizioni, non tanto per la loro sostanza che può starci a secondo “del modo di vedere”, ma in quanto trattasi di una terminologia usata in una sede deputata a ben altro livello di dialettica politica.

Ci sta poi chi, per giustificare ritardi, è ricorso a paragoni quasi da paradosso “Achille e la tartaruga”. Secondo la originale tesi, (si parlava della gara dei parcheggi a pagamento) è meglio, prima di decidere chi scegliere per affidare un servizio pubblico, prendersi tutto il tempo possibile per “guardare bene” e non commettere errori. Dimentica due particolari. Primo non si sceglie chi sarà il gestore di un servizio sarà una gara a stabilire chi sarà il vincitore. Secondo un treno freccia rossa ed un intercity con medesima destinazione raggiungeranno entrambi la stessa meta ma lo faranno con tempi diversi. A volte bisogna scegliere se si vuole essere un Freccia Rossa o un Intercity. Specie poi se la gara è in stato di fermo da circa un anno ed al bilancio, e quindi alle casse comunali, mancano oltre 200.000 euro l’anno oltre ad avere traffico e sosta incasinati.

Passiamo alle dolenti note. Piano Tari. Dopo un anno di ricreazione grazie al finanziamento statale di 1.300.000 euro, grazie al quale nel 2022 la tassa sulla spazzatura è stata meno pesante per i cittadini, nel 2023 si ritorna all’antico. Il Piano Tari approvato prevede un aumento complessivo di circa 92.000 euro.

Questo l’antefatto. In sede di dibattito, il consigliere Amante ha proposto all’assemblea di rimandare l’approvazione del Piano in maniera tale da reperire risorse per circa 150.000 euro per venire incontro, a scaglioni differenziati, alle categorie meno abbienti. Sul possibile emendamento vi è stata una pausa dei lavori. Alla ripresa la proposta è stata respinta con la motivazione, riportata dal consigliere Sambati, che causa tempi tecnici non è opportuno apportare modifiche al bilancio di previsione ma che dopo la sua approvazione si sarebbe potuto intervenire per reperire le risorse necessarie.

Gli ha fatto eco il consigliere Mandorino secondo il quale non si tratterebbe di non volere aiutare le classi più deboli ma soltanto di farlo in un secondo momento e che in ogni caso si parla di aumenti che oscillano dai 6 ai 12 euro.

La replica delle minoranze, oggi erano assenti le due consigliere del PD Sandra ed Anna Antonica e il consigliere Antonaci, è venuta da parte dei consiglieri Amante e Mariano. Per Amante non si tratterebbe di tempi tecnici mancanti ma di precisa volontà politica a non voler utilizzare risorse già destinate per altri scopi e che gli aumenti nelle prossima bollette non sarebbero di 6-12 euro di scostamento ma di ben altra consistenza tenendo presente che non ci saranno le riduzioni che si son potute effettuare nel 2022 grazie al finanziamento statale.

Per il consigliere Mariano si tratterebbe di cifre buttate giù a casaccio in quanto bisognerebbe lasciar perdere il proclamato aumento del solo 1.6% rispetto al 2022. Nel 2022 l’utenza era divisa in tre fasce di reddito. la prima fascia economicamente quella economicamente più svantaggiata, ha affermato il consigliere, aveva avuto un abbattimento tariffario del 70%. Il 40% derivava dall’essere prima fascia di disagio a cui si è aggiunto circa un altro 30% dovuto al contributo statale. A quella stessa fascia nel 2023 saranno devolute soltanto le agevolazioni derivanti dalla condizione economica svantaggiata e pertanto la bolletta avrebbe un aumento di circa il 25-30%.

Approvato anche il Documento Unico di programma (DUP) 2023-2025. Quà la sorpresa è venuta della voce delle Entrate, in modo particolare quelle di natura extratributarie ed in modo ancor più particolare da quelle relative ai proventi da attività di controllo e repressione delle irregolarità ed illeciti. I numeri storici parlano di entrate di 275.000 euro nel 2020, 333.000 nel 2021, 545.000 nel 2022 e poi il salto nel 2023 con ben 4.507.000. Ben 4 milioni in più rispetto all’anno precedente. Qual è la novità che nelle previsioni apporterebbe un gettito di ben 4 milioni di euro? E’ il rilevatore elettronico di velocità sulla Lecce-Gallipoli.

I numeri non stupiscano. In questi giorni è venuto alla ribalta della cronaca nazionale, il Comune di Melpignano grazie ai suoi dati relativi agli incassi nel 2021 derivanti da multe rilevate tramite autovelox dislocato sulla Lecce- Maglie. Ammontano, appunto, a ben 4 milioni di euro e per essere un paesino di appena 2.218 abitanti è proprio un bel colpo per il proprio bilancio, vero?

Ora, stando alle previsioni del DUP 2023-2025 per ogni anno del triennio il Comune di Galatina dovrebbe incassare 4 milioni. Va bene la prevenzione e la dissuasione, come è stato rilevato in aula, ma questi Sindaci che vogliono fare i bilanci con i milioni delle multe non credo siano proprio il massimo della “intellighenzia politica”.

Sollevata anche l’obiezione, da parte della consigliera Tundo, sul perchè della non presenza, nel Piano triennale delle opere da realizzare, di alcuni progetti ammessi a finanziamento anche se ancora non finanziati. La spiegazione è stata data dal responsabile dell’Ufficio Tecnico ing. Verona, secondo il quale opere, anche se ammesse a finanziamento ma con poche possibilità di essere finanziate, non possono essere più incluse nel Piano. Qualora si verificasse in un secondo momento tale eventualità il Piano potrebbe essere rimodulato.

Approvato all’unanimità, infine, l’aggiornamento del Piano di Emergenza Civile.