1000 euro di acqua non pagata. Urgente consultare le risorse locali per dare soluzione alla gestione del Teatro.

Cronaca/di pietro zurico

Che il Cavallino Bianco avrebbe subito la stessa sorte di altre strutture immobiliari di proprietà comunale non era necessario avere la sfera di cristallo per indovinarlo. Così come già successo con la Sala Zefferino Rizzelli, il Chiostro del Convitto Colonna, l’ex Convento delle Clarisse, che erano (e sono) gestite con il criterio della politica clientelare, anche il Cavallino Bianco sta seguendo la stessa sorte.

Tutto si è fermato al momento in cui è stato elaborato dagli uffici comunali il regolamento ed il prezzario per il suo utilizzo. Poi la politica (sarebbe meglio dire la mala politica) sa che basta concedere un patrocinio per poter far utilizzare gratuitamente l’immobile ed i richiedenti sanno che basta chiedere ed ottenere un patrocinio per avere l’uso gratuito dell’immobile. E così è stato, almeno sino ad oggi.

Tutto ciò è successo per un motivo semplicissimo: nella migliore delle ipotesi la mancanza assoluta di idee su cosa si intende fare della struttura. Nel caso del Cavallino Bianco sono stati spesi anche 15.000 per ricavare un’idea…ma invano.

Il Cavallino Bianco è come una Ferrari. Costa pure se la tieni stabilmente chiusa a motore spento in garage, figuriamoci se la metti in moto. Succede però che ci sta pure chi con la Ferrari vuol fare bella figura senza avere la disponibilità economica. Accende il motore, spende, e poi non paga il fornitore del carburante.

Un po’ esilarante come paragone ma rende bene l’idea di ciò che è successo e sta succedendo con il Cavallino Bianco. La Determina n.614 dello 07 settembre 2022 ci informa che l’AQP Spa ha dovuto far ricorso ad un sollecito di pagamento per farsi pagare due fatture scadute l’una il 18 gennaio 2022 di 257,72 euro e l’altra del 12 aprile del 2022 di ben 771,06 euro. Insomma 1.028, 78 euro di acqua non pagata mentre si concedevano patrocini a ‘sfa con tipico atteggiamento da galatinese “carze larghe”.

Il Cavallino Bianco non è solo acqua, è anche luce (€ 1.023 di una bolletta del solo agosto 2022), riscaldamento (vedrete che botte tra qualche mese), pulizie (€ 3.050 per le sole manifestazioni estive Kalìa Athina ), etc. Il Cavallino Bianco ha i suoi costi che non possono costituire una ulteriore gabella da riversare sui cittadini. Il Cavallino Bianco ha bisogno di una gestione saggia ed oculata che produca cultura ed utilità, diretta ed indiretta, alla città. Non deve costituire una ulteriore tassa o un nuovo debito fuori bilancio. Ha già pagato a sufficienza per colpe non sue.

Non abbiamo bisogno né di carrozzoni politici che vengono in città a fare affari e spadroneggiare sul nostro patrimonio né di pseudo scienziati della cultura e dello spettacolo incapaci non solo di programmare ma neanche di attirare spettatori e produrre spettacolo e cultura. Abbiamo in loco le risorse per raggiungere tali obiettivi basta volerlo, basta aprire gli occhi e muoversi. Basta guardarsi intorno e si vedrebbe benissimo, se non si hanno i paraocchi, chi ha saputo e sa fare spettacolo e cultura, chi ha saputo e sa organizzare spettacoli di largo interesse, chi sa riempire teatri e chi li lascia semivuoti portandosi via, oltretutto, notevoli risorse finanziarie comunali.

Mi chiedo, ad esempio come mai, non sia mai stato interpellato il direttore artistico dei Concerti del Chiostro per capire se potesse essere interessato ad una gestione del Teatro sia essa diretta o indiretta, con contratto di sponsorizzazione o di direzione artistica, di cogestione pubblico-privata o cooperativistica o altro ancora. Di sicuro un’idea ce l’avrebbe quanto meno da consigliare.

Che il M° Luigi Fracasso sia capace di organizzare spettacoli di rilevanza nazionale, e non solo, lo ha ampiamente dimostrato, che sappia creare spettacolo è fuori discussione, che sappia riempire il Teatro in ogni occasione parlano le sue manifestazioni.

Ho fatto solo un esempio di un operatore esperto del settore, una risorsa locale che a mio modestissimo avviso potrebbe essere una strada da percorrere per giungere ad una soluzione più idonea del problema ma magari potrebbe già essere talmente oberato di lavoro di suo che non avrebbe alcuna intenzione di imbarcarsi in altre iniziative, ma di grazia sarebbe doveroso almeno consultarlo ed in ogni caso la città dispone di tantissime altre energie e sinergie che potrebbero affiancarlo o essere alternative.

Basta decidersi, basta chiamarle a raccolta nei modi e forme che si ritiene più opportuno, mettiamo in moto questa benedetta Ferrari facciamole vincere gran premi e campionati del mondo…e non patrocini di cartone e bollette di acqua non pagate.