Cronaca/di p.z.

il 26 novembre, nel corso del Consiglio comunale, il Sindaco di Galatina comunicò di aver messo mano al Fondo di Riserva Straordinario per prelevare 25.000 euro per dare un tocco natalizio alla città con le luminarie.

L’importo sembrò già allora alquanto esagerato a chi aveva ancora ben presente nella mente quanto realizzato negli anni precedenti; quattro cineserie appese nel centro cittadino, di città e frazioni, che nel rapporto costo/qualità facevano pendere la bilancia nettamente dalla parte del costo a tutto svantaggio della qualità.

Poi è intervenuta la Determina n. 865 del 30 novembre 2020 della Direzione Territorio e Qualità Urbana che ci ha informato che i costi dagli iniziali 25.000 euro sono lievitati a 36.600 Iva compresa.

Ciò che lascia maggiormente basiti sono due cose. La prima vien giù di peso dopo aver visto il progetto artistico (che coraggio che hanno dalle parti del SUAP a definirlo così) che di artistico può al massimo avere una vocazione repressa.

La seconda, la si deduce dalla determinazione, mi porta a pensare che certamente non può essere farina del sacco della responsabile del procedimento ma di chi sta più in alto di lei e dietro di lei si nasconde. Qualcuno che dal giorno del suo insediamento ha scambiato le casse comunali per il suo personale centro di beneficenza.

La determina, di un’allegra spensieratezza, parla di dover “procedere alla realizzazione di un progetto di illuminazione artistica degli spazi pubblici (strade e piazze) siti nel centro urbano (delle Frazioni e del Capoluogo), mediante montaggio
temporaneo di allestimenti e corpi illuminanti a carattere artistico
“. Di questo progetto non vi è traccia e di artistico pare che lo Zingarelli voglia sporgere denuncia per abuso e distorsione della lingua italiana.

Tutta da ridere, infine, la procedura per trovare l’operatore economico che offrisse il miglior prodotto alla miglior prezzo. Attraverso la Piattaforfa telematica TuttoGare è stata invitata una sola Ditta, la L.C.D.C.- Luminarie di Cesare De Cagna- che ha accettato la proposta economica dell’Amministrazione comunale per realizzare il fantomatico progetto di illuminazione artistica per 36.600 euro. Ne avrebbe voluti cinque in più ma poi ha ceduto al suo buon cuore.