Quanti Generali riusciranno a formare un esercito? E quanti riusciranno a scrivere un programma serio?

Rubriche/Opinioni/di Veronica Romano

C’è poi il problema delle alleanze o forse convenienze.

Nell’ alleanza ci si mette dentro tutto, qualche incarico che non guasta mai e poi qualche problema personale, familiare, di amici o di elettori da risolvere.

Va tutto nell’alleanza che si realizza o meno non in funzione di un progetto di città, ma attraverso allegre spartizioni che la “vittoria” rispetterà o quasi.

Tutto affonda in un linguaggio nascosto che lascia solo trasparire nelle motivazioni a base dell’alleanza, affinità di intenti, di obbiettivi, di programmi, utilità di progetti.

Abituiamoci all’idea, man mano si avvicina il giorno delle elezioni, di assistere ad un “movimentismo” fatto più per apparire che per altro.

E già riaprono i banchetti per la raccolta firme, “salviamo la fiera”, “salviamo l’ospedale”, c’è sempre un motivo, c’è sempre un problema da cavalcare o meglio ancora strumentalizzare.

E poi, magari la raccolta firme bastasse.

Segnali di demagogia allo stato puro, di demagogia che prende il sopravvento, segnali che dimostrano una “disperazione politica” di elevato spessore.

A pensar male è peccato, ma spesso ci si indovina.

Per questo mettiamo questi vecchi metodi, questi antichi atteggiamenti, in un sacco nero di spazzatura e buttiamoli al largo, lontano.

Vestiamo la politica di nobiltà, restituiamo alla politica la nobiltà che merita.

Solleviamo la qualità del Consiglio Comunale, elevandolo con eletti che hanno idee, fantasia, spazio creativo per  disegnare una nuova città.

Chi non ha queste caratteristiche si faccia da parte, dicono che c ‘è tanto spazio nel campo dell’”ippica”.

Scriviamo programmi poggiati con i piedi per terra, non scriviamo programmi sull’acqua, programmi che resteranno solo sulla carta.

Siamo stati più o meno tutti, sfiorati da vecchi metodi, forse li abbiamo subiti, o non abbiamo avuto la forza di opporci o forse non era il giusto momento.

Troppi candidati Sindaci in giro, non tutti adeguati alla città, ma è il segno dei tempi, il segno di una beata “ignoranza politica” che si è sparsa ovunque, anche nelle istituzioni maggiori.

“NESSUN DORMA” ragazzi, il vento sta cambiando, compito della nostra generazione è soffiare forte per spingerlo più in fretta.

Partiamo dalla prossima campagna elettorale, basta “nuovismo” più vecchio del vecchio, basta civiche camuffate, civiche travestite di nuovo.

Portiamo all’attenzione i nostri temi, i temi che riguardano il lavoro, l’ambiente, la scuola, gli spazi aggregativi.

Facciamoci una domanda: quanto vale in più una coalizione che porta in sé elementi di novità?

Quanto perde una coalizione che non li ha?

Quanto perde ad esempio oggi la coalizione che ha vinto le ultime elezioni ammnistrative ed ha vinto proprio perché portava moltissimi elementi di novità, rispetto ad ora che non li ha più, rispetto ad ora che sono precocemente invecchiati.

Noi “millennials” dovremo essere la novità, noi “generazione y” saremo la novità, saremo noi a fare la differenza.

Saremo noi a costruire una barriera ai tanti avvoltoi che si stanno posizionando per “menare le mani” sui fondi europei in arrivo.

Chiediamoci quale effetto avrà la ormai abusata “transizione ecologica” sulla nostra città.

Forse non siamo ancora abbastanza furbi, forse non siamo ancora abbastanza preparati, impareremo in fretta e in tutto ciò che impareremo non troverà mai spazio quella degenerazione di cui la politica è piena.

Il mio, se volete, è un appello, un accorato appello alla partecipazione giovanile, non lasciamolo cadere nel vuoto.

Mettiamo da parte interessi, desideri ed ambizioni, il resto verrà da solo.

Dimenticavo di dirvi: mi chiamo Veronica, ho 26 anni e tanta voglia di impegnarmi con chi ci crede, per far tornare bella la mia città.