Cronaca/Giudiziaria/di p.z.

(foto di repertorio)

Era stata di € 101.875 la somma richiesta dal sig. L.A.C. nel il suo atto di citazione presso il Tribunale di Lecce del Comune di Galatina e dell’AQP a titolo di risarcimento per il danno subito al suo immobile in via Zimara 16. Il danno sarebbe stato provocato dall’intasamento di un pozzetto asservito alle tubazioni, a loro volta lesionate e fessurate, delle rete idrica e fognaria di proprietà di AQP s.p.a. nonché dalle sconnessioni e dai dissesti sul basolato prospiciente un immobile, di proprietà del Comune.

Con sentenza n. 2336 del 19/08/2021, il Giudice adito ha parzialmente accolto la domanda proposta dal sig. L.A.C., suddividendo la
responsabilità per quanto occorso per il 60% a carico del Comune e per il residuo 40% a carico di AQP s.p.a., condannando, ciascuno in ragione
della quota percentuale, al pagamento della complessiva somma di €
55.305,73, oltre interessi legali, dagli esborsi al soddisfo, nonché al pagamento delle spese di lite, nella misura liquidata in sentenza € 6.715,00, oltre spese forfetarie nella misura del 15%, IVA e c.p.a.
come per legge, oltre, infine, € 668,00 per esborsi, ponendo definitivamente a carico dei convenuti le spese occorse per le consulenze espletate e separatamente liquidate.

Insomma, non conoscendo gli importi delle perizie, quantificando l’importo complessivo da pagare non siamo di certo distanti dai 100.000 euro forse non ci arriviamo ma se diciamo che ci andiamo molto vicini non siamo lontani dalla realtà e di questi il 60% sono a nostro carico.

Ora, pare che, sulla base della valutazione effettuata dall’Avvocatura Civica, la sentenza in oggetto apparirebbe “censurabile” e pertanto sussisterebbero i presupposti per la sua impugnazione.

Non è dato di sapere “quando come e perché” la sentenza sia stata ritenuta impugnabile in quanto nulla oltre quanto già scritto è stato aggiunto nella Deliberazione di Giunta Comunale n. 256 del 21 settembre che ha autorizzato l’Avvocatura Civica a proporre il ricorso innanzi alla Corte d’Appello di Lecce.

Per ora il nostro bilancio dovrà riconoscere e pagare un debito di circa 50.000 euro… per l’intasamento di un pozzetto. Il resto toccherà all’AQP.