Politica/di Sandra Antonica consigliera comunale PD

Confrontarsi con questa amministrazione sul piano del merito è come giocare a briscola con un compagno a cui chiedi carte a denari e lui risponde costantemente con carichi a bastoni.

E poi la partita la perdi. Per forza.

Peccato, non per me.

Ma perchè la partita è quella che riguarda il futuro, non dei giocatori, ma della città.

Chiedi perchè hanno dato un immobile confiscato alla mafia ad una società privata per fare lucro, e loro non rispondono, fanno finta di niente, nonostante le loro azioni siano in totale contrasto al Codice Antimafia. Silenzio assoluto.

Chiedi lumi su un certo architetto Foresta che presenta il progetto Fiera davanti all’intera città senza nessun incarico e senza che ne avesse titolo e rispondono che i lavori sono complessi, parlano di carpenteria e di pilastri(?!) e concludono che loro tanto sono bravi lo stesso.

Puro illusionismo dialettico.

Chiedi di Foresta e ti rispondono in stile Forest. Il mago, però.

Poi danno libero sfogo alla retorica, rispondendo ad un mio post, in mia assenza (oggi non ero in consiglio per motivi di salute), con la stessa tensione morale delle pettegole che starnazzano in assenza della malcapitata.

Iperbolici ragionamenti, con oratorie che sembrano il risultato della media aritmetica tra il melodramma napoletano e un fumetto di Topolino, mitragliano una serie di ovvietà su Colacem, sui rapporti tra diritti e doveri, elencano somme di denaro elargite alla città negli anni 2006/2009 omettendo di dire che in quegli anni la sottosrcitta, prima da Assessore Provinciale e poi da Sindaco, avesse detto no all’uso del CDR e si fosse confrontata con durezza sui nuovi piani industriali.

Quasi come voler far capire che i finanziamenti elargiti in quegli anni da Colacem fossero frutto di una trattativa privata e non invece frutto di un rapporto PUBBLICO e virtuoso nell’interesse della città.

Il solito e noioso ribaltamento narrativo tra scuse e accuse, una sorta di continua recita al contrario di un famoso detto latino: accusatio non petita, excusatio manifesta.

Nelle loro invettive mischiano murales e cemento, lupi e sciacalli, Santi e spigolatrici, che quando gli ascolti ti fanno lo stesso effetto di quando a cena mischi vino e birra.

Tutto questo spettacolo da Bagaglino solo perchè avevo posto una semplice domanda.

Semplicissima: caro Sindaco, ma quando il 15/16/17 marzo sei andato ad Assisi, sei per caso passato per Gubbio?

Non ho chiesto il tracciato di google maps, ci mancherebbe.

Ho chiesto altro.

Ma niente.

Mi sono convinta che devo abbassare il livello semplicissimo delle domande semplicissime.

Facendo un ulteriore cernita al ribasso, mi sono rimaste da chiedere solo le tabelline e forse anche qualche Capitale. Forse.

C’è solo una certezza: sulla briscola siete impreparati.

Ma sul gioco delle tre carte siete fortissimi.