Cronaca/di p.z.

Galatina – Le motivazioni alla base della decisione da parte della Giunta comunale di eliminare il rimborso del cosiddetto “Rimborso Stampati” sulle certificazioni richieste tramite sistema informatico sono riportate nella Delibera n. 267 dell’11 ottobre 2022.

Si legge in essa che allo stato attuale la richiesta delle sopracitate certificazioni è effettuato prevalentemente tramite lo sportello comunale dei Servizi Demografici e che l’attività di incasso di tali diritti comporta un notevole dispendio di tempo da parte degli operatori e degli utenti.

Trattandosi poi di somme di piccolo importo come si suol dire “il gioco non vale la candela” in quanto il servizio comporta, per i dipendenti impegnati, il maneggio di denaro pubblico con i correlati obblighi di legge (rendicontazione, versamento in tesoreria, registrazioni contabili etc.), non giustificati dall’esiguità degli introiti conseguiti.

Se si aggiunge, poi, che la soppressione dei diritti in questione consente di conseguire l’obiettivo di una maggiore semplificazione nell’erogazione del servizio di certificazione, con connessa ottimizzazione del lavoro
degli uffici unitamente al fatto che la stessa costituisce, altresì, misura idonea a prevenire il rischio di infezione da Sars-CoV-2, (snellendo le procedure di erogazione si limita la permanenza dei cittadini negli
uffici e il rischio di contagio connesso al trasferimento di denaro) la scelta operata presenta molteplici ricadute positive sull’intero sistema gestionale.

Valutato, ancora, ricavati da una serie di dati oggettivi, che la soppressione dei diritti in argomento non altera gli equilibri complessivi delle entrate
dell’Ente, in quanto viene compensata dall’efficientamento della struttura comunale e dal miglioramento dei servizi resi al cittadino è stato deliberato di sopprimere i diritti di segreteria e il contributo per c.d. “rimborso stampati”

Restano, invece, sottoposti al pagamento dei diritti di segreteria, coloro i quali chiedano il rilascio delle certificazioni anagrafiche redatte a mano e previa ricerca d’archivio, nella misura di €2,58 per ogni nominativo, se emesse in carta semplice, e nella misura di €5,16 per ogni nominativo, se emesse in carta resa legale.

E’ confermata e mantenuta anche la riscossione dei corrispettivi dovuti per il
rilascio della Carta di Identità Elettronica (C.I.E.), nella misura di €22,21 in caso di emissione del documento per “prima emissione”, “scadenza naturale del certificato” o di “rinnovo per C.I. in scadenza”, e nella misura di €27,63 in caso di emissione del documento per “smarrimento”, “furto”, “deterioramento” o “variazioni anagrafiche”.

E’, infine, confermata e mantenuta anche la riscossione dei corrispettivi dovuti per il rilascio della Carta di Identità Cartacea (C.I.C.), nella misura di €5,68 in caso di emissione del documento per “prima emissione”,
“scadenza naturale del certificato” o di “rinnovo per C.I. in scadenza”, e nella misura di €11,36 in caso di “smarrimento”, “furto”, “deterioramento” o di “variazioni anagrafiche” del documento.