Un bando di gara dai lineamenti di chiaro stampo politichese.

CollemetoCronaca/ di Redazione.

All’apparenza sembrerebbe che a Palazzo Orsini si stesse facendo marcia indietro invertendo la tendenza dell’assegnazione diretta degli impianti sportivi comunali. Poi a ben guardare ci si rende conto che il tutto assomiglia più ad una manovra di aggiramento dell’ostacolo, una specie di salto indietro con doppio avvitamento.

Stiamo ancora una volta parlando della gestione degli impianti sportivi comunali. Cosa è successo di nuovo? Di nuovo vi è che la Dirigente dei Lavori Pubblici ha reso noto con Avviso Pubblico che l’Amministrazione Comunale intende affidare, con procedura negoziata, la gestione del campo di calcetto di Collemeto. Il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta più alta rispetto all’importo a base di gara che è stato fissato in 1.000 euro.

Alla scadenza dei termini son pervenuti alla sede comunale n. 2 plichi ed è stato predisposto l’elenco degli operatori che hanno inteso partecipare alla gara i cui nominativi sono conservati presso la sede dei Lavori Pubblici.

In attesa dell’esame delle offerte bisogna, però, fare un passo indietro e risalire ad una fase temporale antecedente all’Avviso Pubblico. la vecchia società gestore dell’impianto sportivo comunale,Società Collemeto, è morosa nei confronti dell’Amministrazione di circa 9.000 euro per mancata corresponsione di ratei di canone ed utenze varie. La Società ha tentato di riappropriarsi della gestione dell’impianto utilizzando la stessa procedura usato dalla SD Galatina per i precampi di calcio di via Chieti.

L’offerta fatta dalla Società Collemeto all’Amministrazione è stata quella di rateizzare in 24 rate i 9.000 euro di debito pregresso ed aggiungere altri 1.500 per la gestione sino a Giugno del 2018. Tutto sembrava scorrere liscio ed avviarsi a buon fine, fideiussione compresa, quando ecco giungere un improvviso contrordine politico per far abbandonare la trattativa e procedere con il bando di gara.

Un vero colpo di scena. Con 9.000 euro che avrebbero potuto entrare nelle casse comunali, si è preferito procedere con una gara per poi magari doversi affidare ad un contenzioso per il recupero del credito.  Oltretutto, poi, quando sarà questo ad essere l’unico caso di affidamento di un impianto sportivo comunale con un bando di gara. Veramente tutto assai strano.

Tra le altre cose strane vi è poi il fatto che la Società Collemeto è una delle due partecipanti alla gara, l’altra partecipante non si capisce bene da chi sia composta. Dato per scontato che la Società Collemeto non potrà mai essere, per regolamento comunale, vincitrice della gara, il tutto ricorda tanto la vicenda del Palazzetto dello Sport  e della società che oggi lo gestisce, società  di cui ancora oggi non si è riusciti a sapere chi ne faccia parte ma si sa benissimo, invece, chi di fatto stia continuando a gestire la baracca.