Il primo attore nel sistema dei controlli non può essere coinvolto in attività di gestione perchè vengono meno le condizioni di terzietà ed imparzialità. 

Stemma Galatina 100x100Cronaca/ di Redazione

Galatina – Con il decreto sindacale n.5 del 19 febbraio il sindaco Amante ha provveduto ad individuare nei due Dirigenti dott. Bolognino Fabio e avv. Elvira Pasanisi i responsabili delle Direzioni del Comune. 

Per l’avv. Pasanisi si tratta di riconferme nella direzione degli Affari Generali e Avvocatura e Servizi Finanziari. Competenze tecniche a parte riguardo qualcuno di detti settori, nulla da rilevare sul piano della correttezza e della legittimità del provvedimento.

Le novità e le perplessità, e non solo quelle, sussistono invece per le investiture dirigenziali conferite al dott. Bolognino. Perplessità di ordine sia pratico che legislativo.

Cominciamo da quelle di ordine pratico perché proprio su questo campo il nostro sindaco spesso e volentieri spiazza. Il dott. Bolognino è stato investito  della Direzione della Programmazione Strategica e dei Servizi al Cittadino oltre alle funzioni di responsabile anti corruzione e trasparenza e del controllo di gestione interna e processi informatici. Per fortuna che poche settimane fa le è stata tolta la dirigenza del settore Territorio e Qualità Urbana.

Il dott. Bolognino deve fare tutto ciò in sole 18 ore settimanali di lavoro presso il Comune di Galatina. Perché, come sicuramente saprete, egli presta le restanti 18 ore presso il Comune di Corigliano e di Castrignano dei Greci. E se ciò non bastasse ha anche la funzione di segretario dell’ARO Le/5 di cui il suo sindaco di Corigliano è Presidente.

O quest’uomo è dotato di poteri ed effetti speciali oppure si sta sacrificando oltre misura per salvare la “patria”.  Bisogna però, sempre per amor di patria, dire che un incarico dirigenziale equivale anche ad un incremento della retribuzione (si aggiunge quella che per un Dirigente si chiama la “retribuzione di funzione”) per cui la “patria” va bene ma poi ci stanno anche altri valori meno nobili ma pur sempre valori.

Siamo però sicuri che il nostro Segretario possa ricoprire tutti questi incarichi? Sicuri che possa essere oltre che Segretario Generale e responsabile del Servizio controlli anche responsabile dell’anticorruzione e trasparenza possa ricoprire anche incarichi dirigenziali? Secondo la giurisprudenza predominante no.

Primo perché al ruolo di Dirigente si accede per concorso pubblico. Secondo perché se nell’ordinanza per giustificare gli incarichi dirigenziali si fa riferimento al D.lgs n. 267 del 2000 si dimentica però del tutto l’art. 97, comma 4, del TUEL che assegna al Segretario comunale il compito di sovrintendere e coordinare i dirigenti. La titolarità di questa funzione di coordinamento e sovraintendenza porta automaticamente ad escludere lo svolgimento diretto di funzioni dirigenziali per manifesta incompatibilità dei due ruoli.

Questa posizione risulta rafforzata in tutti quei contesti organizzativi nei quali al Segretario comunale, in virtù delle sue funzioni di coordinamento e sovrintendenza dell’attività dei dirigenti, viene assegnato il compito di partecipare o presiedere l’organismo di valutazione che è ciò che si verifica nel nostro Comune.

Da ultimo vi è poi la scelta del legislatore di individuare il Segretario comunale quale cardine del sistema dei controlli interni e del complesso e ambizioso meccanismo previsto dalla legge 190/2012 in materia di contrasto alla corruzione all’interno degli enti locali e pertanto è incompatibile la scelta di affidare ad esso funzioni gestionali.

Il Segretario comunale che svolge nell’Ente il ruolo di primo attore nel sistema dei controlli non può essere coinvolto nell’attività di gestione, pena il venir meno delle condizioni di terzietà ed imparzialità che una seria e completa attività di controllo impongono. Pertanto una fetta più o meno consistente dell’attività dell’ente (nello specifico la Direzione dei Servizi al Cittadino) affidata alle competenze gestionali del Segretario viene sottratta al controllo, non potendo lo stesso soggetto rivestire, contemporaneamente, la qualità di controllore e controllato.

Sarebbe il caso, vista l’inerzia a tal proposito del Sindaco, che qualcuno dell’opposizione si ponesse il problema magari sottoponendo la faccenda a qualcuno degli organi competenti in materia.