Sono 1.750 euro il consumo da aprile a dicembre 2014. Chi l’ha consumato? Perchè l’utenza non è stata dismessa?

Tribunale galaCronaca/ Galatina/ di Redazione

Mentre attendiamo di sapere se il Comune di Galatina farà i dovuti passi per riacquisire la sede del Giudice di Pace alla luce di quanto ha dichiarato il sindaco Montagna inspiegabilmente per la sede distaccata del Tirbunale di Lecce a Galatina ormai abbandonata dal 2013, si continuano a pagare stranamente bollette di utenze. E’ infatti di questi giorni una determina, la n 223 del 23 febbraio, nella quale si legge che il Comune di Galatina è proprietario dell’immobile sito in via Montecassino, già sede della sezione distaccata del Tribunale di Lecce e dell’ufficio del Giudice di Pace di Galatina.

Nonostante la soppressione del predetti uffici giudiziari ed il loro definitivo trasferimento nelle sedi del Comune capoluogo di Provincia, si legge ancora in determina,  il Comune, ad oggi, non è rientrato nella piena disponibilità dell’edificio in questione, poiché ancora occupato, per alcune porzioni sia al piano terra che al primo piano da atti, documenti e beni degli uffici giudiziari soppressi.

Ora, l’ ENI S.p.A. Divisione Gas & Power ha inviato al Comune una fattura dell’importo di € 1.750,34 relativa ai consumi di gas metano effettuati nel periodo 30/4/2014 al 23/12/2014 e che, a seguito di una verifica richiesta dalla  Direzione dei LL. LL. effettuata da un tecnico comunale è stata accertata la regolarità e la correttezza dei consumi esposti nella fatturazione rispetto a quelli rilevati.

Insomma il Ministero di Grazia e Giustizia si è portato via tutto da Galatina, ha lasciato alcune masserizie che non si capisce che cosa ci facciano ancora in un immobile di proprietà del Comune e per giunta ci ritroviamo con consumi energetici, effettuati non si sa come, da qualcuno del personale dipendente del Ministero e del Tribunale di Lecce e noi non solo non abbiamo provveduto a dismettere le utenze varie ma addirittura le paghiamo. Se non è sadomasochismo questo allora diteci cos’è.