Serio danno provocato a flora e fauna in questi giorni con la devastazione del patrimonio arboreo della città provocato dalla Ambiente & Verde.

Cronaca/ di redazione

Galatina – Quando gli alberi dovrebbero essere con la chioma più rigogliosa per donare la propria ombra a tutela della calura estiva vengono, invece, potati in maniera scorretta ed irresponsabile.

Ma non è soltanto la calura uno dei motivi per cui gli alberi non possono e non devono essere capitozzati  in questo periodo perché la primavera e l’estate rappresentano il periodo più delicato, quello della riproduzione e la potatura in queste stagioni rappresenta una violazione della legge nazionale 157/92 sulla tutela della fauna. 

Sono state diverse le segnalazioni pervenute in questi giorni presso la sede dei Lavori Pubblici ed alcuni hanno tentato di investire del problema, ma invano, anche l’assessore Tundo però vista l’inutilità delle segnalazioni verbali un tecnico del luogo ha pensato bene di rivolgersi alla locale stazione dei Carabinieri per segnalare quanto stava accadendo in città in violazione della legge e per chiedere un pronto intervento di verifica e constatazione dello stato dei fatti.

Al pronto intervento delle forze dell’ordine questa volta i dipendenti della Verde & Ambiente, che prima alle rimostranze dei cittadini si erano rifiutati di sospendere l’infrazione legislativa, questa volta hanno messo fine ala progressione dello scempio.

Via Soleto è rimasta capitozzata a metà ma il grosso del danno era oramai già stato perpetrato in larghissima parte della città. Riportiamo per dovere di cronaca che qualcuno ha dichiarato di essere fermamente deciso a sporgere denuncia contro la Ditta e contro i responsabili politici e tecnici dei Lavori Pubblici.

Ecco comunque a chi ci siamo affidati e stiamo continuando ad affidare il servizio, a carissimo prezzo, della gestione del verde pubblico in città. Non conoscere nemmeno le leggi dello stato che regolano la materia è il massimo dell’incompetenza e dell’irresponsabilità e chi l’ha richiamata, seppure in regime di proroga, dovrebbe anch’esso cambiar mestiere.

Ora vedremo, ed invito le minoranze e tra esse principalmente chi ha dichiarato di essere uno strenuo tutore e difensore dell’Ambiente, a vigilare se saranno applicate le dovute sanzioni alla ditta responsabile della violazione e le sarà immediatamente revocato l’incarico.

Sono ormai troppi i gli anni che continuiamo a buttare via soldi (circa 180.000 euro l’anno) con questa azienda che di buono nella gestione del verde pubblico ha prodotto ben poco e di danni, come quest’ultimo, tanti. Naturalmente grazie a compiacenze, omissioni ed assenze dei tecnici comunali ben accompagnati dai rispettivi politici di riferimento.