Cronaca/Politica/di
Wojtek Pankiewicz coordinatore cittadino di “Cambiamo”.

Il Sindaco Salvemini risponde con una lettera qui di seguito riportata, alla nota di Cambiamo da me inoltratagli, sul problema della sicurezza nella zona della stazione ferroviaria con la quale si chiedevano politiche mirate per garantire ai cittadini serenità e sicurezza. Chiederemo ora al sindaco Salvemini, che ringraziamo per la risposta,  un incontro per approfondire la tematica.

 “Gentile Wojtek, ti ringrazio per la segnalazione e per lo spirito propositivo della tua lettera. Negli ultimi anni ci siamo occupati della sicurezza nella zona della stazione insieme alla Prefettura e alla Questura.

Il Comune, in particolare, ha messo in atto alcune azioni come il miglioramento delle condizioni di visibilità notturna e la maggiore frequenza di passaggio e intervento delle pattuglie della Municipale. Provvedimenti che si sono accompagnati con la sospensione della licenza ad alcuni esercizi commerciali divenuti focolai di tensione. Nell’immediato abbiamo riscontrato, per voce diretta degli esercenti della zona, il miglioramento della situazione che però, come testimonia anche la tua lettera, non può dirsi definitivamente stabilizzata.

Le tue preoccupazioni sono le nostre, ed è proprio la consapevolezza dei cambiamenti in tema urbanistico che attendono quell’area ad aver inserito nell’agenda di governo apposite azioni, che saranno esplicitate nel nuovo Pug, di “ripensamento di edifici e spazi vuoti lungo la ferrovia, tra i binari e le vie Don Bosco e di Ussano, dove occorre incentivare le residenze, classiche e per studenti, investire su edifici multifunzionali per le nuove manifatture, sulla ricettività turistica, lo sport e il piccolo commercio”.

Caro Wojtek, da amministratore di lungo corso, condividi con me la consapevolezza, richiamata dal compianto Aldo Moro, che “per fare le cose occorre tutto il tempo che occorre”. Senza risparmiare energie e attenzioni, facendo tesoro delle osservazioni, che quando giungono con spirito costruttivo come in questo caso, sono più che gradite. “