“La coalizione che ha perso, non ha saputo essere né maggioranza né opposizione, si è già sciolta il giorno dopo, anzi lo stesso giorno”. 

penna-e-calamaioLettere/ di Veronica Romano

Gentile Direttore,                                                                                                                                           

la presente solo per dare seguito ad altra recente pubblicazione a firma Garzia, in cui egli stesso, puntigliosamente e orgogliosamente descrive l’attività della “barberia”  in questi primi mesi di amministrazione. Nuova.  

Sono d’accordo con lui sui vari titoli di merito che dà alla maggioranza e su quanto il PSI sia stato “opposizione”.                                                                                                                            

Cosa peraltro facilitata da un pericoloso dilettantismo che si trasforma a volte in una stupida e infantile presunzione in chi ci governa.

Il solo pensiero che si occupino di politica, il solo pensiero che parlino di politica, mi offende.

Io vorrei completare il discorso di Garzia che si è fermato a raccontare quello che il PSI ha fatto dall’opposizione.

Io comincio da dove lui finisce, io comincio a raccontare di “quelli” che avrebbero dovuto insieme a noi, essere opposizione e non lo sono stati e non lo sono.

A parte il ruolo ambiguo ed equivoco del PD, partito di governo e di opposizione, io non so se si arriverà mai a sapere il PD da che parte sta, se sta con gli assessori di dichiarata marca o sta contro di loro.

Non faccio nomi solo per delicatezza, magari in una prossima, ma sono sicura che capiranno.

Qualcuno è già pronto con il trolley, qualcuno già inciucia.

Dove sono finite le altre voci che dovrebbero fare opposizione, 5 stelle a parte che almeno per ora è difficile si prestino ad affari o operazioni non chiare.

Per concludere, la coalizione che ha perso, non ha saputo essere né maggioranza né opposizione, si è già sciolta il giorno dopo, anzi lo stesso giorno.

Era una coalizione tarata solo in caso di vittoria, una coalizione di governo non di opposizione, una coalizione con  molto materiale inciuciante nel suo seno, incapace di darsi un progetto e prepararsi a governare.

La situazione sopra descritta è aggiornata a oggi quattro marzo 2018, ma è destinata a subire profondi mutamenti quando sarà chiaro il risultato elettorale e probabilmente  se il leader, di chi ora non sa dove stare, si affermerà, saranno pronti automaticamente a caratterizzarsi come più opposizione o come più maggioranza.

In nome e in funzione del loro capo e di quanto la sua “copertura” sarà più conveniente di un misero e sciagurato inciucio o viceversa.

Quando cioè la politica è piegata ai propri interessi.