penna-e-calamaioLettere/di arch. Rosario Persichino

Galatina – Le argomentazioni indicate dall’Avv. Roberta Forte per il suo “Progetto Bene Comune di Galatina”, si fondano sul nulla, perché il suo recente passato non le fa onore, pur avendo diretto la governance della Municipalità di Galatina in qualità di Vice Sindaco, Assessore all’urbanistica e alla qualità della vita, per ca. 4 anni (dal secondo semestre 2012 al primo semestre 2016), ignorando, le tematiche che concorrono con la qualità della vita e si correlano con i servizi pubblici, – Beni comuni -, alcuni di questi, già di proprietà del Comune di Galatina sin dal 1997 (il Sedile del 22 agosto 2016, -Benessere urbano e territoriale, Ovvero 42 anni di welfare urbano mancato)https://www.ilsedile.it/benessere-urbano-e-territoriale-42-anni-di-welfare-urbano-mancato/#more-19436

Gli scenari, è’ utile ricordare all’ Avv. Roberta Forte, che nei 4 anni di attività amministrativa ha gestito un’urbanistica incostituzionale, ha disatteso gli indirizzi del piano di governo del territorio, ha omesso la carta della coerenza dei servizi pubblici (dm. n.1444/68), ed i contenuti del piano delle regole; nonostante, sono stati prodotti e messi a disposizione tutti gli stimoli normativi / urbanistici e bibliografici (alcuni protocollati ed altri inviati a mezzo mail), all’interno di un filo conduttore rivolto a valorizzare il raggiungimento dei principi di sussidiarietà orizzontale.

Democrazia e Beni comuni, nei documenti prodotti, ho sempre rivendicato la centralità di questi Beni, principali ad ogni processo urbano sostenibile, e generatori delle prospettive della società nel contesto locale e globale, Beni fondamentali della vita sociale e funzionali al perseguimento e al soddisfacimento degli interessi della collettività.

La democrazia è sognare città più belle (Antonio Cederna).