Saranno liquidati entro dicembre 2016, ad essi andranno aggiunti 501 euro di Irap a carico del Comune.

MontagnaCronaca/ di p.z.

Galatina – Avevamo scritto ieri, cade a puntino, come la Giunta Montagna per non aver pagato un debito alla Ditta Mario Mengoli, con i dovuti annessi e connessi, dopo anni di morosità e pignoramento finale è riuscita a far triplicare il costo del debito a danno del Comune.

Avevamo scritto come, nonostante le prescrizioni della Corte dei Conti, a non procedere ad ulteriore indebitamento del Comune con prestiti pluriennali la Giunta Montagna avesse contratto un mutuo per 500.000 euro con la Cassa Depositi e Prestiti per pagare debiti certi ed esigibili. Quali?

Avevamo scritto come la Giunta Montagna ha da sempre condotto una gestione allegra nei confronti di evasori e debitori a titolo, di esempio ricordiamo gli ultimissimi esempi cronologici del Bar delle Rose e della Metalma.

Cosa dire poi circa la canzoncina ricevuta ogni volta che qualche cittadino si permetteva di prospettare, per la sua risoluzione, qualche criticità o urgenza? Il ritornello era sempre quello: “non tengo dinero, oh oh!”.

Eppure i soldi quando si è trattato di far coltivare qualche orticello a politici, a familiari o amici di politici, si son trovati sempre. Ci pensava l’uomo dei pareri di regolarità contabile che su imput della sua Dirigente “sfruculiava” tra un capitolo e l’altro di bilancio, metteva insieme i numeri faceva la somma e giungeva, come diceva Totò, al totale. Ciò anche rasentando spesso una seria responsabilità contabile sempre insieme alla sua Dirigente abbastanza serie. Ognuno, in ogni caso, riesce a fare ciò che non soltanto la politica connivente ma anche quella di “controllo” le permette di fare.

L’ultimo degli esempi? Aver utilizzato 15.000 euro per lavori allo Stadio Comunale, prelevandoli dal capitolo della Bucalossi. Anche qui il discorso potrebbe continuare.

Ora apprendiamo che a distanza di appena tre mesi dalle dimissioni dell’ex sindaco Montagna è intervenuta perentoriamente una Determina, sempre a firma della stessa Dirigente dei 15.000 euro estorti alla Bucalossi, la n.1673 del 05 dicembre con cui ci informa che il 18 agosto 2016 ci sono state le dimissioni del sindaco. Che al sindaco spetta una indennità netta di 2.788,87 euro mensili che viene ridotta ad euro 1.394,44 essendo egli un lavoratore dipendente non collocato in aspettativa.

Pertanto determina di dover essere corrisposte all’ex sindaco la somma di 5.900 euro, a cui devono aggiungersi 501,66 euro a titolo di Irap a carico del Comune, e che le somme a lui spettanti sono esigibili nel corso del presente esercizio finanziario.

Ora, ho pensato io, visto che il nostro ex sindaco ha percepito per tutta la durata del suo mandato sindacale, oltre a tutto ciò che gli competeva per il suo incarico istituzionale, anche il suo stipendio integrale di medico unitamente a tutti i diritti riconosciuti dal CCNL,  compreso il TFR che corrisponde all’indennità di fine mandato di cui stiamo parlando, vuoi vedere che ci stupirà tutti rinunciando a detta indennità a favore della riparazione di qualcuna delle tante buche che ci ha lasciato in eredità il suo mandato?

Sarebbe uno schiaffone sonoro a tutti coloro che si divertono a descriverlo come un “parsimonioso” estremo.