“Logiche vecchie e stravecchie rinfacciate alle precedenti amministrazioni sono puntualmente riproposte dall’attuale maggioranza”

foto PierluigiCronaca/ di Pierluigi Mandorino segretario PSI Galatina

Galatina – Che le belle parole della campagna elettorale impostata dal Sindaco Amante avessero lasciato il passo ad una realtà politica ben diversa, caratterizzata da ipocrisia e scarsa trasparenza, ce n’eravamo già accorti da tempo.

In questi primi sei mesi di amministrazione, a fronte di qualche piccolo risultato ottenuto ancora solo sulla carta, la maggioranza è riuscita nell’intento, citando il Tomasi di Lampedusa, di far credere di cambiare tutto affinchè nulla cambiasse realmente. La presunta libertà di pensiero e di azione e la ventata di cambiamento che il Sindaco aveva annunciato non si sono ancora viste, al contrario delle scelte di parte  che stanno scontentando una città intera a cominciare dai numerosi dipendenti comunali che quotidianamente si sentono vessati e mortificati dalle decisioni assunte a livello organizzativo.

Molte di queste scelte compiute dal Sindaco in materia gestionale e amministrativa, indirizzate probabilmente dai vertici burocratici del comune, hanno visto premiati i parenti, gli amici, gli amici degli amici e molti di coloro che gli erano stati vicini in campagna elettorale mentre contestualmente hanno visto penalizzati, nelle mansioni e nel carico di lavoro, quelli che si sono dimostrati imparziali o poco vicini al proprio orticello politico.

Logiche vecchie e stravecchie, contestate duramente in campagna elettorale e rinfacciate alle precedenti amministrazioni, puntualmente riproposte dall’attuale maggioranza con ancora più evidenza e iniquità.

La cosa più grave è che queste scelte di parte, compiute nel chiuso delle stanze seguendo chissà quale logica, ricadono negativamente non soltanto sui dipendenti comunali demotivati e mortificati, ma soprattutto sulla quantità e qualità dei servizi offerti ai cittadini, che pretendono giustamente efficacia ed efficienza da questo sempre più svilito apparato burocratico.

Proprio per questa ragione il Partito Socialista vuole vederci chiaro ed avvierà tutte quelle azioni necessarie a fare luce sul merito degli incarichi e delle scelte compiute dall’amministrazione, nell’interesse dei dipendenti e dei cittadini.

In questo quadro oscuro caratterizzato da iniquità e opacità, emerge come una delle poche note positive, la nomina a comandante della Polizia Municipale di Mimino Angelelli, persona dalle indubbie qualità professionali e morali, tra le poche idonee a poter ricoprire quel ruolo.

Non sappiamo se questa scelta sia stata frutto di volontà politica o se probabilmente è stata dettata dalla necessità, anche alla luce dei requisiti posseduti da Angelelli, quello che sappiamo è che la sua figura rappresenta una garanzia in termini organizzativi essendo tra quei pochi che, all’interno di questa giungla burocratica, possiede le capacità di riportare ordine, imparzialità e qualità sia all’intero degli uffici sia nei confronti della città.

Complimenti e buon lavoro Comandante Angelelli.