Cronaca/di Redazione

Con l’ordinanza sindacale n 36 del 14 marzo 2020 era stata disposta la chiusura al pubblico dei cimiteri comunali di Galatina e frazioni.

Nel frangente sono però pervenute numerose istanze di cittadini che hanno chiesto sia loro consentito l’accesso al cimitero per provvedere personalmente al mantenimento del decoro delle sepolture con rimozione delle dei fiori secchi con relativa pulizia dei contenitori.

Le istanze non sono state giustamente accolte e non per insensibilità alle motivazioni che hanno mosso le richieste, quanto per l’adeguamento alla normativa nazionale e regionale avente per oggetto l’obbiettivo di limitare gli spostamenti di persone sul territorio.

L’amministrazione ha pertanto provveduto con l’ordinanza sindacale n. 43/2020 ad affidare a tale attività al personale dipendente del comune (?) limitando l’accesso soltanto ad essi e con il fine specifico del mantenimento del “decoro delle sepolture è la rimozione dei fiori secchi e la relativa pulizia dei contenitori”.

Va segnalato che a differenza della precedente ordinanza, quella odierna ha ampliato l’ambito di intervento. La Protezione Civile ed il personale comunale dovranno infatti occuparsi della pulizia anche delle cappelle private.

Resta da chiedersi se non si stia facendo un uso improprio della Protezione Civile adibendola a mansioni non rientranti sicuramente tra i loro compiti istituzionali.

Sono state disposte inoltre con la medesima ordinanza anche le direttive di servizio in materia di trasporto urbano. Infatti è stato fatto obbligo alla ditta Tundo Vincenzo, titolare della omonima Ditta gestore del trasporto pubblico cittadino, in attuazione delle disposizioni di cui all’ordinanza regionale del 11 aprile 2020, di adottare tutte le misura organizzative che assicurino una distanza interpersonale di almeno un metro fra i passeggeri trasportati.